COMITATO “VERSO RAGUSA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA”

Si è tenuto il primo incontro pubblico   di “Verso Ragusa capitale italiana della cultura” martedi pomeriggio nella nuova sede del Centro studi Feliciano Rossitto di via Ettore Maiorana al quale sono stati invitati sia associazioni culturali che singoli cittadini che intendono, assieme al sindaco di Ragusa organizzare in modo nuovo il futuro culturale della città di Ragusa.
Dopo il saluto dell’on.le Giorgio Chessari, “padrone di casa” del Feliciano Rossitto ha preso la parola il dott. Giorgio Massari il quale ha relazionato sul tema “Verso Ragusa Capitale Italiana della cultura”  che è il percorso che, come esponenti di Associazioni e movimenti della società civile ragusana, desideriamo cominciare a delineare.

L’occasione è data dal bando del Ministero dei beni culturali e delle attività e del turismo,

per il titolo di “Capitale italiana della cultura”, in linea con l’Azione UE “Capitale europea

della cultura 2007-2019”, che ha già visto affermarsi la città di Matera come capitale

europea della cultura per il 2019.

Il precedente bando ha conferito il titolo di capitale italiana della cultura alla città di

Mantova per 2016 e alla città di Pistoia per il 2017.

Come promotori dell’iniziativa intendiamo, ha aggiunto Massari, favorire la nascita di un comitato più ampio

possibile, del quale facciano parte associazioni e singoli, per attivare un processo partecipato

e condiviso di progettazione per affrontare la selezione prevista nel nuovo bando.

Ma esprimiamo con forza la consapevolezza che partecipare, come comunità ragusana,

alla selezione per “Capitale italiana della cultura”, significa sostenere, incoraggiare e

valorizzare l’autonoma capacità progettuale e attuativa della nostra città nel campo della

cultura, e diffondere, in modo sempre più esteso, il valore della leva culturale per la

coesione sociale, l’integrazione senza conflitti, la conservazione dell’identità di questa

comunità, la creatività, l’innovazione, il benessere individuale e comunitario.

In questo contesto, la cultura assume il ruolo di soggetto sinergico che fornisce a tutti gli

attori del sistema produttivo: contenuti, strumenti, pratiche creative, valori simbolici

ed identitari.

La città è il luogo in cui storicamente si è prodotta cultura; la città diventa oggi il luogo

in cui si produce sviluppo economico per via della cultura. Il progetto strategico che si

vuole delineare è legato alla coltivazione della consapevolezza che solo investendo nella

crescita culturale delle nostre comunità si può organizzare lo sviluppo economico

dei nostri territori, solo investendo in cultura intercetteremo il futuro.

 

Concorrere al bando del ministero dei beni culturali e delle attività culturali e del turismo,

per il titolo di CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA, diventa dunque l’occasione

per fare crescere nella nostra comunità la consapevolezza che mentre si promuove

un contesto che aiuti le persone a creare capacità che attivano i funzionamenti, perché

ognuno possa realizzarsi e vivere la propria vita all’insegna della pari dignità umana,

contemporaneamente si creano le precondizioni per lo sviluppo.

Tutto questo è possibile se si attivano percorsi di amplissima partecipazione e di

costruzione condivisa di un piano strategico che veda coinvolto il maggior numero

di cittadini e l’universo di tutti gli stakeholders locali.

Per il conferimento del titolo “Capitale Italiana della cultura” è necessario un atto formale

di candidatura e la presentazione di un programma delle attività culturali della

durata di un anno.

Per questo motivo, abbiamo voluto preliminarmente incontrare e condividere con il

sindaco di Ragusa, Federico Piccitto, il senso del progetto e solo dopo aver acquisito

la massima disponibilità dello stesso a sostenere e adottare formalmente la partecipazione

al bando, abbiamo programmato questo primo incontro pubblico.

Il sindaco Piccitto  nel suo intervento ha detto ha ovviamente condivide e fatto suo il progetto e che ha pubblicamente dichiarato di sostenere nelle successive fasi di realizzazione