La Sicilia che si ama e che si odia. La terra madre di cui è difficile scordare sapori, odori e visioni. L’isola da cui si tende a scappare per poi ritornare più innamorati di prima. E’ stato questo il filo conduttore del terzo appuntamento di Artincontro, la rassegna annuale di pittura, scultura, poesia, musica, canto, teatro, danza e cinema, giunta alla sesta edizione, ideata e curata da Sonia Migliore e promossa dall’associazione Officina 90, tenutasi ieri sera al cine teatro Lumiere di via Archimede a Ragusa. Uno spettacolo multiculturale, “Schegge di Sicilia”, con la direzione artistica di Mirko Marsiglia, in cui sono emerse le differenti sensibilità artistiche, attraverso differenti performance, di chi, comunque, vuole tributare alla Sicilia un proprio riconoscimento. E’ stato il caso di Andrea Di Paola che con il suo cortometraggio “Grana di pellicola” ha fatto emozionare il pubblico, descrivendo la Sicilia, guardata con gli occhi di un bambino, come una madre che nulla dà e rispetto alla quale, però, resta sempre un insopprimibile amore filiale. Oppure del gruppo musicale folk “Tiempu persu” che con i loro brani dallo stile etnico-folkloristico-popolare hanno fatto emergere tutta l’energia della nostra terra. Per non parlare, poi, della compagnia teatrale “U Filu Vespri” che, con i testi di Giovanna Piranio, hanno rappresentato in maniera magistrale gli spaccati della vita siciliana in generale e iblea in particolare. E, ancora, il soprano Maria Grazia Monreale che con il pianista Fabrizio Arestia hanno regalato delle pagine di grande lirica con Bellini. Per non parlare, poi, di Enzo Trigili al piano e della cantante Cristina Trigili che, con le loro esibizioni, hanno fatto immergere lo spettatore nelle atmosfere di una Sicilia ormai andata. E, infine, i cantautori Mirko Marsiglia e Milena Di Rosa che, grazie alla loro forza evocativa, con melodie struggenti e testi coinvolgenti, hanno catturato l’attenzione del numeroso pubblico presente. Così come hanno saputo fare le danze della compagnia Mila Plavsic che hanno interpretato indovinate coreografie su spunti legati alla sicilianità. Un altro momento catalizzante della serata di ieri la consegna dei premi Artincontro 2014 a personalità illustri dell’area iblea. I premi sono andati alla giornalista Isabella Papiro, allo scultore Rosario Antoci, al pittore Franco Cilia, al musicista Giovanni Cultrera. Un quinto premio, alla memoria, è stato consegnato al fratello, Giuseppe, del poeta Domenico Cultrera. Nel finale, poi, tutti gli artisti sul palco per cantare la canzone “Sicilia”, il modo migliore per unire con il pubblico chi si è esibito. “La forza e l’espressività che arriva dai nostri artisti – ha detto alla fine Sonia Migliore – è davvero travolgente. Articontro, ancora una volta, non ha tradito le attese, il suo spirito originario che è proprio quello di fare incontrare gli artisti in maniera semplice ma allo stesso tempo proficua. Credo che vada in archivio una edizione delle più importanti della nostra rassegna. Quella che ci consente di gettare, già ora, le basi per il futuro”.