CONCLUSI I FESTEGGIAMENTI IN ONORE DELLA BEATA MARIA VERGINE DI LOURDES A SAN GIACOMO BELLOCOZZO

Caratterizzata da un suggestivo scenario agreste, si è conclusa ieri pomeriggio, con la processione esterna, la settimana di festeggiamenti in onore della Beata Maria Vergine di Lourdes a San Giacomo Bellocozzo, frazione rurale di Ragusa.

Il Parroco, Don Santo Vitale, il quale ha aperto la processione assieme a Don Gino Scrofani, Parroco delle Anime Sante del Purgatorio a Ibla, e all’accolito Giovanni Occhipinti, ha voluto caratterizzare questo momento con un messaggio ben preciso, rivolto all’intera comunità.

“Vogliamo dedicare la processione odierna” – ha affermato Don Vitale – “ai cristiani perseguitati in tutto il mondo, al loro dolore innocente. Questi atti persecutori, chissà perché, sono ritenuti meno gravi da parte dei vari governi nel mondo e dall’opinione pubblica. Giovanni Paolo II affermò che il martirio ha di nuovo oggi la sua Epifania, tramite testimoni eloquenti e conosciuti ma anche tramite militi ignoti della grande causa di Dio. Ecco perché chiediamo a nostro Signore ad aiutarci a non dimenticare i nostri fratelli e le nostre sorelle morti nella fede, colpevoli solo di essere fedeli al Vangelo e di vivere la loro appartenenza alla Chiesa con stile edificante e coraggio”.

Don Vitale, durante una fase della processione, ha voluto ricordare anche i numerosi migranti che sbarcano sulle nostre coste.

“Dio ha creato il mondo” – ha detto il Parroco – “donandoci tutto quanto era necessario per la nostra sopravvivenza, per la nostra sussistenza. Non è possibile che questi fratelli scappino letteralmente dalla propria terra alla ricerca di altri mondi, sperando in una vita migliore. Preghiamo anche per tutti coloro che hanno bisogno di un sincero aiuto”.

Lo sparo dei fuochi ha salutato l’uscita del Simulacro, che per la prima volta è stato portato a spalla, dai locali della parrocchia. A fare da cornice due ali di fedeli con i ceri a simboleggiare la propria devozione.

Il corpo bandistico “San Giorgio” della città di Ragusa ha intervallato i momenti di pausa dalla preghiera con esecuzioni tradizionali tratte dal repertorio sacro legato alle feste religiose.

Alla processione presente anche il Consigliere comunale Mario Chiavola.

“Anche i festeggiamenti di quest’anno” – ha spiegato ancora Don Vitale – “sono stati intimamente connessi ad un messaggio che abbiamo voluto lanciare con riferimento alla necessità di aprire la nostra alle altre comunità rurali che ci stanno accanto, anche se appartenenti ad altre diocesi. Abbiamo cercato di vivere tutti assieme questi momenti di festa, dando vita ad uno scambio reciproco arricchente e stimolante. Un’occasione speciale di aggregazione nel segno della spiritualità”.

Il Simulacro della Beata Vergine Maria di Lourdes ha sostato nei pressi delle abitazioni di alcune famiglie di San Giacomo che, con il loro lavoro silenzioso e quotidiano, riescono a garantire una solidità sociale che, al giorno d’oggi, viene messa a repentaglio da tutta una serie di difficoltà di non poco conto.

Altro momento atteso quello della tradizionale cena a cui ha fatto seguito la partecipata sagra del maccheroncino, mentre la cover band degli 883, i “Mille Watt”, ha chiuso la festa con uno spettacolo musicale molto apprezzato. Puntuali, a mezzanotte, i fuochi d’artificio.