Concluso il presepe di Giarratana. Gli organizzatori: “13 mila visitatori”

Numeri importanti. Sono “Gli Amici ro Cuozzu” a sottolinearlo tracciando il bilancio della 27esima edizione del presepe vivente di Giarratana che ha chiuso i battenti sabato scorso, con l’ultima rappresentazione promossa durante la giornata dell’Epifania. “In cinque serate – afferma il presidente dell’associazione culturale, Saro Linguanti – abbiamo totalizzato più di tredicimila visitatori. Ma non solo. Anche sui social ci siamo mossi con grande disinvoltura. Con tanti “mi piace” sulla nostra pagina del presepe su Facebook per non parlare delle migliaia di visualizzazioni complessive dei post e dei video che, di volta in volta, inserivamo. Il tutto ha visto impegnate 200 persone tra volontari e figuranti coinvolti nella rappresentazione e nell’organizzazione. Il presepe vivente di Giarratana, insomma, è riuscito ancora una volta a cogliere nel segno. Ma questo non è un punto d’arrivo. Bensì, una fase di ulteriore ripartenza affinché si possa fare sempre meglio e bene”. Il presidente Linguanti, poi, a nome dell’associazione, ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile questo evento. “A cominciare – prosegue – dai componenti dell’associazione che si sono spesi senza un solo istante di riposo per fare in modo che tutto potesse riuscire nel modo migliore, così da fornire un ritorno d’immagine davvero speciale di Giarratana e di tutto il comprensorio montano. E, ancora, un grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato, ai figuranti, agli operatori della Protezione civile, agli sponsor, che si sono scommessi assieme a noi per far sì che tutto potesse riuscire per il meglio. E poi, ultima ma non ultima, l’Amministrazione comunale, con in testa il sindaco Bartolo Giaquinta, che, ancora una volta, ha creduto parecchio nelle nostre potenzialità. E speriamo di averlo ripagato con risultati di tutto rispetto”. Molto apprezzati, inoltre, sono stati i momenti di aggregazione che gli organizzatori hanno promosso e che hanno coinvolto tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito alla piena riuscita della kermesse. “E’ stato un modo per sancire, ancora una volta – è stato spiegato dall’associazione “Amici ro Cuozzu” – come l’unione possa fare la forza. Noi ne siamo la testimonianza più concreta”.


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