Cultura

Concorso di poesia Mimì Arezzo, continuano le polemiche

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta della poetessa e pittrice Giovannella Spina Barbagallo sul recente concorso di poesia dedicato a Mimì Arezzo, concorso che ha visto la giuria non individuare alcun vincitore tra i vari partecipanti in quanto tutti gli elaborati sono stati ritenuti non all’altezza. Ne è nata una polemica social che prosegue.
Lettera di Giovannella Spina Barbagallo: “Lo faccio con ritardo, perché per motivi familiari sono stata impegnata in cose molto più importanti, ma voglio ugualmente dire la mia sul concorso dedicato a Mimì Arezzo divenuto, ahinoi, un caso nelle scorse settimane.

QUANDO I MORTI SI RIVOLTANO NELLA TOMBA (IN NOME DELLA POESIA)
Fino a due anni fa, io, umile poetessa Giovannella Spina Barbagallo, non avevo mai partecipato a nessun concorso di poesia, anche perche’ appartengo a quella categoria che “a pensar male ci si azzecca sempre”, anche se da poco mi ero dovuta ricredere sui vari concorsi perché di recente sono stata selezionata per rappresentare la Sicilia ad un concorso, di tutt’altro genere, ovvero il concorso nazionale “Nonna Super Chef” e sono arrivata tra i primi tre classificati in tutta Italia. Non ho avuto l’impressione di partecipare ad un concorso-burla come mi è invece capitato di recente con il concorso nato in memoria del nostro caro Mimì Arezzo, anche se, a quanto pare, senza che la famiglia del compianto Mimì avesse pienamente autorizzato l’utilizzo del nome. In verità tre anni fa ho partecipato per la prima volta ad un concorso nazionale di poesia, “Voci di Casa” con la mia poesia “Ode al Generale Dalla Chiesa” che ovunque è stata presentata ha ottenuto un grande successo di pubblico e di critica. Questa poesia è stata premiata a Roma al Campidoglio dove la lettura ha ricevuto una standing ovation tra le centinaia di persone. La mia è stata un’immensa gioia perché è stata premiata, non solo una mia poesia, ma soprattutto quella dedicata a Dalla Chiesa che avevo scritto col cuore come mio umile omaggio a quel generale che aveva dato la vita per tutti noi. Percio’ ogni tanto ne esistono giurie qualificate che sanno capire le poesie scritte da tutti noi umili poeti. Dico appunto questo per farlo arrivare alle orecchie di questa cosiddetta fantomatica giuria del concorso inizialmente dedicato a Mimì Arezzo, di cui non conosciamo nessun nome, ma che ha letto le nostre poesie e a quanto pare forse erano tutte persone premiate al NOBEL DELLA LETTERATURA!!! E mi pare di aver capito che non hanno potuto premiare nessuna poesia, perche’ tutte erano un “cesso!!!”. Scusate la volgarita’ ma il succo della comunicazione era proprio questo, l’hanno voluto addolcire un poco, ma forse per TROPPA CULTURA.. non ci sono riusciti. Da poco tempo avevo saputo che a Ragusa ci sarebbe stato un concorso di poesia che , forse per pubblicizzarlo meglio, sicuramente non per “battere cassa” (qui a Ragusa siamo tutti ONESTI!) agli organizzatori (premetto che non so neanche chi sono e come si chiamano, quindi personalmente non ce l’ho con nessuno) si sono SERVITI, anzi hanno tirato fuori dal cappello a cilindro, il nome amato e stimato del mio, anzi del NOSTRO CARO AMICO MIMI’ AREZZO, prematuramente scomparso lasciando un dolore nei nostri cuori perche’ io sono sicura che a Ragusa non c’e’ stato mai uomo che abbia amato la citta’ come MIMI’. Anche per questo mi sono arrabbiata, e non poco perché non ho notato la giusta attenzione da parte delle istituzioni cittadine che sarebbero state obbligate ad organizzare una cerimonia pubblica, mentre noi amici abbiamo pianto lacrime amare! A maggior ragione che a coronamento di questo concorso di poesia hanno messo avanti la dedica a Mimi’ Arezzo. Vi debbo dire la verita, mi sono commossa, felice che qualcuno finalmente avesse pensato di commemorarlo degnamente; per cui anche se in questo periodo stavo partecipando ad altri concorsi di poesia, ho inviato la mia partecipazione e la mia poesia. Forse volevo sfidare il “peso culturale” dei giurati (ogni tanto sono cattiva e mi diverto a smascherare chi si “smercia” per persona “acculturata”) per cui ho presentato un “pezzo da novanta” forse superiore a quella del Generale Dalla Chiesa soprattutto per il TEMA TRATTATO e per le parole usate. Poi improvvisamente mio marito (che guarda i social piu’ di me) mi viene a dire, ridendo, che aveva letto che il concorso era stato annullato, non solo per il numero dei partecipanti, che gia’ non era una giustificazione, ma perche’ si evidenziava che questa ECCELSA GIURIA che era stata incaricata, in poche parole , ripeto ha considerato tutte indistintamente le poesie, ripeto un ”cesso”” Per la verita’ mi sono quasi arrabbiata con me stessa perche’ ho avuto la sensazione di aver partecipato ad un CONCORSO BURLA! Ma io mi voglio ancora “divertire” con questa cosa tragicomica. Potrei anche dire che per pensare male degli altri e per TESTARE LA BRAVURA DELLA GIURIA, avevo inviato una poesia che era stata pluripremiata ad alti livelli, (ma non preoccupatevi, non e’ vero, e’ la mia BURLA AL CONCORSO BURLA!! ) e chi e’ intelligente capira’. Io pero’ mi sono addolorata per il caro MIMI’ CHE SICURAMENTE IN NOME DI QUESTA CHE SEMBRA ESSERE UNA BURLA, in nome del Suo Nome, si sara’ sicuramente RIVOLTATO NELLA TOMBA, perche’ con Lui, mai sarebbe successa una cosa cosi’ rara e sconcia, anche perche’ LUI ERA VERAMENTE UN UOMO CON LA U MAIUSCOLA, TRASPARENTE, ONESTO, PULITO E GRANDE. UN’ALTRA VOLTA NON METTETECI I MORTI IN MEZZO, MAGARI FATE IL CONCORSO IN NOME DI QUALCHE SANTO, PERCHE’ I SANTI PERDONANO, MA I MORTI E I VIVI……..NOOOOO…… So che tutti avete scritto prima di me, ma io ho avuto alcuni problemi e non l’ho potuto fare prima, ma ci tenevo tanto”.
GIOVANNELLA SPINA BARBAGALLO