“Quello varato dal nuovo Governo non possiamo considerarlo un provvedimento improntato all’equità”. Questo il commento della Giunta di Confagricoltura Ragusa dopo aver preso atto dei provvedimenti della manovra economica. Gli incentivi per l’Irap non riguardano i redditi agrari e quelli per l’aiuto alla crescita economica delle imprese non si applicano alla stragrande maggioranza delle aziende che operano in agricoltura. “Inoltre – afferma Confagricoltura Ragusa – arriva la batosta dell’Imu sui terreni e sui fabbricati rurali, dimenticando che, per noi, sono mezzi di produzione e si prevede una rivalutazione del loro valore attraverso una serie di moltiplicatori, che ne triplicano l’imposta”.
“Siamo fermamente convinti – continuano i componenti dell’esecutivo dell’organizzazione professionale agricola – che serva rigore per risanare la situazione dei conti pubblici e per far ripartire l’economia e il mondo agricolo, responsabilmente, non si tira indietro. Ma non può accettare di essere escluso dalle misure di rilancio di cui beneficiano gli altri settori economici. La manovra rischia di rendere la situazione delle imprese agricole, già di per sé difficile per una grave crisi congiunturale e falcidiate dall’Inps, ancor più drammatica”.
Confagricoltura Ragusa chiede al Governo, per il tramite dei rappresentanti politici ragusani, e a tutte le Istituzioni di correggere con urgenza almeno questi aspetti del decreto. “In caso contrario preannunciamo sin da ora – aggiunge Confagricoltura Ragusa – di essere pronti a scendere in piazza in quanto convinti che occorra salvare l’Italia ma senza condannare la nostra agricoltura, le nostre aziende ed i nostri collaboratori”.