CONSIGLIO COMUNLE DI MODICA: COMUNICAZIONI E QUESTION TIME

Presenti diciotto consiglieri la seduta si apre con delle comunicazioni del Presidente, Roberto Garaffa, che informa di avere preso l’impegno, attraverso una mozione approvata dal civico consesso nella seduta del 13 ottobre u.s., di invitare il sindaco a convocare un tavolo tecnico con tutte le parti per un confronto sulla questione relativa al personale che ha svolto attività integrative. Sottolinea che se non lo farà il primo cittadino provvederà ad attivarlo.

Il presidente Garaffa ricorda che giovedì 27 ottobre p.v. è stato convocato un consiglio sulla relazione inviata al sindaco dalla Corte dei Conti con la presenza dei nuovi revisori.

Altra comunicazione riguarda la futura trattazione del PRG del centro storico con la presenza del prof. Giuseppe Trombino. Attende risposte dall’amministrazione.

Ha annunciato poi una conferenza dei capigruppo sul regolamento relativo al funzionamento delle commissioni che vanno riequilibrate alla luce della nuova geografia consiliare.

Il consigliere Giorgio Falco si sofferma sui due consigli comunali che non si sono svolti ma convocati dal presidente Garaffa nonostante la maggioranza abbia notificato l’impossibilità di partecipazione dei consiglieri in occasione dei due consessi.

Il presidente non ha preso in considerazione questa richiesta. Giudica inutile un atteggiamento di questo tipo e valuta che il dialogo sia l’unico strumento da perseguire. Chiede al presidente che si intraprenda questa via per avere un regolare rapporto tra la presidenza del consiglio comunale e la maggioranza consiliare.

La consigliera Ivana Castello fa riferimento alla convocazione del sindaco giorno venti ottobre alla Corte dei Conti a Palermo e chiede di conoscere l’esito dell’incontro che potrebbe diventare argomento da aggiungere all’ordine del giorno del consiglio comunale di giovedì prossimo.

Il consigliere Giovanni Scucces rileva la presenza di un’antenna telefonica a Modica Alta già attiva e l’assessore all’urbanistica Giorgio Belluardo aveva assunto impegno di notiziarne.

Una seconda richiesta riguarda la richiesta, la terza, di avere in visione i famosi due fascicoli che  dovrebbero essere pervenuti all’ufficio di presidenza, relativi alla realizzazione del bivio di Serrapero e sull’esistenza di una discarica rifiuti in c.da Catagirasi.

Il consigliere Giovanni Rizzarello valuta che il regolamento delle commissioni è fondamentale per il funzionamento degli organismi e chiede al segretario se è discrezione del Presidente del consiglio comunale sugli atti che trasmette alle commissioni.

Il segretario generale, Bella, rileva che il regolamento, art 19, è chiaro in quanto stabilisce precisamente l’iter della proposta deliberativa sino alla sua discussione.

Il consigliere Rizzarello rileva che alcuni atti da mesi non arrivano in commissione. L’assessore Pietro Lorefice ricorda di avere chiesto una conferenza dei capigruppo per mercoledì 26 ottobre e non giovedì come è stato deciso dal presidente Garaffa. Si ritiene leso di questo comportamento.

Il consigliere Andrea Rizza chiede all’assessore Giorgio Belluardo, atteso che la norma sul piano spiagge è stato modificato, capire come è oggi lo stato dell’arte.

Il presidente del consiglio comunale rispondendo al consigliere Falco replica che in due sedute consiliari si è scritta una brutta pagina. Giudica tardivo l’arrivo di una delibera all’ufficio di presidenza che lo ha costretto a convocare un consiglio di mattina, considerate le scadenze, accompagnata dalle contestazioni di alcuni consiglieri.

Quando poi si afferma che per una settimana intera sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza comunicano di essere assenti, non è un atteggiamento che aiuta alla collaborazione tra istituzioni.

La convocazione della conferenza dei capigruppo ha ritenuto convocarla per giovedì in quanto le richieste portano una data diversa e nessuno può entrare in questo merito.

Sui fascicoli richiesti dal consigliere Giovanni Scucces informa che non sono arrivati.

Il sindaco sulla richiesta della consigliera Ivana Castello annuncia che giovedì prossimo farà una sintesi dell’incontro alla Corte dei Conti. Anticipa di poter convocare un tavolo tecnico sull’argomento sulle attività integrative:nei prossimi giorni assumerà una decisione.

Sui pagamenti alla ditta Puccia, come richiesto dal presidente Garaffa, rileva che si è raggiunto un accordo in prefettura a Ragusa con l’impresa in ordine al pagamento degli emolumenti arretrati da qui sino a dicembre prossimo ovvero quattro mensilità.

Alla luce di ciò entro giorno 19 ottobre 440 mila euro, il 4 di novembre altri 400.000 euro e altrettanti nella prima decade di dicembre. Ha dato disposizione agli uffici per l’emissione dei pagamenti.

A mano a mano che entreranno le somme dai conti correnti dall’ufficio postale che saranno trasferiti alla banca saranno emessi i pagamenti a favore della ditta Puccia.

Già alcuni mandati hanno preso già valuta e altri la prenderanno a giorni.

L’assessore Giorgio Belluardo rispondendo al consigliere Giovanni Scucces in ordine all’antenna telefonica di c.da Catagirasi fa una cronistoria: la pratica si è formata nel giugno 2013 con il silenzio assenso. Ad ottobre 2013 l’amministrazione ha richiesto la sospensione dei lavori e nel dicembre successivo la revoca dell’autorizzazione.

L’impresa si è appellata al Tar di Catania che il 2 maggio 2016 che dà ragione alla ditta e sospende quindi i provvedimenti che aveva intrapreso l’ente. Ribadisce che il caso è stato attenzionato e si è assunto impegno con i cittadini che nessuna pratica passerà con il silenzio assenso.

Al consigliere Andrea Rizza risponde sostenendo che sul piano spiagge è arrivata una comunicazione della Regione dell’avvenuta stesura delle cartografie sulle quali bisognerà redigere il piano spiagge. L’ente deve solo adeguarlo a questa nuova cartografia.

Il consigliere Giovanni Scucces lamenta il fatto che solo oggi, a distanza di mesi, si notizia il consiglio di questa vicenda sulle antenne.

La question time viene aperta da un’interrogazione della consigliera Ivana Castello relativa ai pagamenti alla ditta Puccia che non sono serviti a niente a di là delle valute calcolate nei mandati. Nell’accordo fatto in prefettura il sindaco si era impegnato a fare un mandato il 19 ottobre scorso di 404 mila euro; mandato poi fatto il 18 ottobre, come sostenuto dal sindaco.

La parola versamento avrebbe voluto dire la contestuale copertura finanziaria dei mandati.

Così invece non è stato per ammissione dello stesso sindaco. Il 13 ottobre quando il primo cittadino ha firmato l’accordo non c’erano ancora le somme disponibili.

Sarebbe stato più corretto dirlo. I soldi non c’erano perché la copertura sarebbe avvenuta a mano a mano che i versamenti fossero entrati: questo è in contraddizione con l’accordo fatto in prefettura. Chiede di sapere se ad oggi sono disponibili o meno.

Il sindaco si dichiara contento di questa interrogazione perché solo oggi qualcuno si accorge del personale. Rispetto ad mandato di 404 mila euro la ditta Puccia ha pagato solo una parte.

Un acconto, sulla quattordicesima. Sui pagamenti siamo sempre stati accanto ai dipendenti.

Il problema l’amministrazione l’ha affrontato nella sua complessità tenuto conto che la ditta Puccia è tenuta a pagare indipendentemente delle rimesse dell’ente.

Si è fatto oggi in modo al pagamento di una fattura corrispondesse il pagamento di un mese dei dipendenti.

Bisogna capire se dobbiamo fare gli interessi dell’impresa o dei lavoratori.

Dopo l’accordo in prefettura tutti i mandati soddisfanno la ditta Puccia per pagare gli emolumenti; il ritardo è stato causato da somme bloccate dalla Serit alle Poste italiane per contributi non pagati nel passato e quindi l’amministrazione ha dovuto sbloccare la situazione per questioni pregresse.

Oggi ci si interessa dei dipendenti dopo che per anni quelli che oggi affrontano il tema non se ne è mai occupati.

Emittenti televisive che non pagano i dipendenti da mesi hanno attaccato l’amministrazione per questa vicenda. Assume impegno che nessun mandato sarà fatto sino a quando non sarà onorato l’accordo in prefettura e auspica che il 31 ottobre la ditta pagherà i dipendenti con gli ulteriori 400 mila euro.

I dipendenti della ditta devono essere pagati sino all’ultimo euro indipendentemente dalle rimesse fatte dall’ente al Comune.

La consigliera Ivana Castello non è soddisfatta della risposta. Denuncia il fatto che anche oggi sono stati fatti mandati, cosa che il sindaco nega in quanto si tratta di atti dovuti per legge. Ribadisce che l’accordo in prefettura non è stato rispettato in quanto ai mandati non è corrisposto il versamento delle somme e quindi la copertura finanziaria dei mandati.

Il sindaco resta sempre del suo avviso. Non comprende come mai venti giorni fa nessuno si è lamentato quando la ditta Puccia ha ricevuto un mandato e i dipendenti vanno pagati. Sono stati fatti mandati extra rispetto al dovuto. Domani riceverà 200mila euro e quindi potrà pagare i dipendenti e a giorni ne riceverà altri e continuare ad onorare gli emolumenti.

Entro il 31 ottobre saranno pagati due sensibilità. Giorno 4 novembre sarà emesso altro mandato e quindi sono auspicabili altri pagamenti ai dipendenti.

Si passa al secondo punto relativo alla proposta di deliberazione sulla quantità e qualità delle aree da destinare a edilizia popolare (PE.E.P) ed edilizia interventi produttivi.

Relaziona l’assessore Giorgio Belluardo il quale sostiene che il comune non ha la proprietà di aree di edilizia economica e popolare e quindi non ve ne sono da destinare; l’ente non deve effettuare alcuna valutazione in ordine a stime di  aree.

La consigliera Ivana Castello chiede che sia accertata l’incompatibilità o meno di consiglieri e assessori su questo argomento.

Il consigliere Carmelo Cerruto valuta corretta la richiesta della Castello ritenendosi l’argomento materia urbanistica e di pianificazione connessa alla variante del Prg.

Il segretario generale Bella nel merito della questione valuta che non esiste alcuna norma che parla di compatibilità o meno, ma bensì di un conflitto di interessi rispetto alla fattispecie. Nel caso ci si deve astenere dal voto. Peraltro il conflitto di interessi vale per qualsiasi atto.

Il consigliere Carmelo Cerruto ribadisce le stesse ragioni espresse in quanto rientra nella fattispecie di uno strumento urbanistico. Se il segretario sostiene di no ne prende atto.

L’assessore Giorgio Belluardo ribadisce che la delibera non riguarda un piano urbanistico ma bensì una presa d’atto che il comune non è proprietario di terreni destinati ad edilizia popolare ed economica ed edilizia per interventi produttivi. Né ci saranno altre zone destinate a questa finalità.

Il consigliere Carmelo Cerruto atteso che la seconda commissione ha espresso parere contrario senza motivazione ne  chiede le ragioni e che l’aula però non dà.

Annuncia, sulla scorta del fatto che l’amministrazione e la maggioranza non hanno inteso dare spiegazioni, il voto di astensione.

La consigliera Carmela Minioto rileva che il parere della commissione non è vincolante e il consigliere Cerruto chieda ai consiglieri di minoranza del perché del voto contrario in commissione.

Alcuni consiglieri della minoranza a questo punto abbandonano l’aula.

L’argomento viene votato a maggioranza con tredici voti favorevoli e due astenuti. Manca, però, il numero legale e la seduta è rinviata di un’ora, alle 22,10.

 All’appello sono presenti dodici consiglieri e quindi la seduta è aggiornata a domani alle 19,30.