Prendiamo atto di quanto dichiarato ieri dal Commissario alla Provincia, Avv. Giovanni Scarso, per sottolineare che gli allarmi che abbiamo lanciato, da almeno due anni a questa parte, a proposito del disastro finanziario del Consorzio universitario ibleo, non erano frutto di facile demagogia, come qualcuno ha insinuato, ma erano fondati sulla conoscenza della situazione reale dei conti dell’ente che abbiamo attentamente analizzato. Erano fondati, altresì, sulla diretta esperienza dello scrupoloso lavoro portato avanti dall’Ateneo catanese per radicare a Ragusa la Struttura didattica di Lingue e Letterature straniere, nonostante la storia dei rapporti con il territorio ragusano non sia mai stata delle migliori sotto il profilo del rispetto degli impegni presi.
Ebbene, oggi siamo giunti al capolinea di un percorso tormentato e, inevitabilmente, si dovrà arrivare alla resa dei conti nel senso proprio del termine. Conti che non quadrano perché gli amministratori insediati dal 2008 in un c.d.a. “super politico”, come fu definito allora, hanno affondato l’ente con machiavellica determinazione.
Cinque anni fa si poteva davvero, se vi fossero state la volontà e le capacità, rimediare ai guasti precedenti ed intraprendere un percorso virtuoso per giungere all’istituzione della quarta università pubblica siciliana. Hanno prevalso, invece, l’incompetenza e la negligenza di un manipolo di politici che hanno ritenuto di occupare l’ennesima posizione di potere per i propri fini elettoralistici.
Oggi si può solo tentare di salvare ciò che rimane di un’esperienza durata oltre quindici anni, afferrando la mano tesa dell’Università di Catania che, con grande senso di responsabilità e rispetto per gli studenti, le loro famiglie e gli stessi docenti che hanno creduto nel progetto ragusano, permetterà la stabilizzazione di una presenza universitaria nel nostro territorio a condizioni sostenibili. Ci auguriamo dunque che si firmi al più presto l’accordo proposto e, subito dopo, si adottino nei confronti del Consorzio universitario ibleo i provvedimenti annunciati.