Controlli di polizia amministrativa anche nelle zone periferiche e non necessariamente solo nei centri urbani.
Su questo piano d’intervento si sono mosse le pattuglie del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Vittoria in un’ottica di medio periodo che vedrà battuti al setaccio gli esercizi pubblici.
Nel pomeriggio di ieri le pattuglie si sono dirette in territorio del comune di Acate, nella zona balneare di Marina di Acate, nelle contrade Case Serre e Dirillo ed hanno sottoposto a severo controllo un locale munito della cosiddetta licenza di vicinato per esercitare il commercio al minuto.
Gli agenti avevano precedentemente notato un notevole flusso di persone verso quella sorta di emporio, nella maggioranza lavoratori stranieri di nazionalità romena o tunisina che vivendo nelle contrade di campagna evidentemente ne usufruiscono come unica luogo per l’acquisto di merci varie.
In effetti ciò che il titolare, un gelese di 37 anni, mette in vendita è della casistica più varia.
Gli agenti hanno voluto controllare ed hanno accertato che probabilmente buona parte delle misere paghe di quei precari braccianti agricoli finisce illecitamente nelle tasche di costui, atteso che hanno rinvenuto, perfettamente funzionante un videogioco, classificato dall’art. 110 comma 7 lettera c del TULPS, meglio conosciuto come il famigerato distributore a led rotanti, gioco assolutamente fuorilegge la cui installazione è vietata in qualsiasi esercizio pubblico. Basti pensare che al suo interno era contenuta la somma di più di 500 euro in monete e che tale è il provento di una sola giornata di esercizio.
E’ stata rilevata anche l’installazione di due calcio balilla senza licenza della Questura.
Inoltre, dato che l’esercizio vende generi alimentari, è stato accertato che la bilancia elettronica utilizzata per la pesatura dei salumi e degli insaccati era non omologata per mancata comunicazione all’Ufficio Metrico della Camera di Commercio e non sottoposta a controllo visivo di pesatura la cui misurazione fa fede nelle transazioni commerciali nei rapporti con terzi.
In sintesi, la bilancia non garantiva il consumatore.
Pertanto sono state elevate diverse contravvenzione per un totale di 2881 euro e ne scaturirà altresì la sospensione della licenza. La somma contenuta nel videogioco sequestrato sarà fatta oggetto di confisca.