“Educare è vivere. Prima di agire bisogna imparare e per educare bisogna avere una chiara visione degli scopi da perseguire e del metodo con cui l’insegnamento deve essere impartito”. Lo diceva il Comenio che tanto attrae le dissertazioni pedagogiche dell’assessore alla Pubblica istruzione Gaetano Bonetta il quale, dopo avermene dette di tutti i colori, si sarà reso conto che sulla questione delle equipe socio-psico-pedagogiche senza assistenti sociali non solo mi ero già documentato in precedenza ma è stato registrato l’autorevole supporto, sulle mie posizioni, dell’Ordine professionale oltre che del sindacato unitario Sunas. Per non parlare di altri colleghi dell’opposizione, che ringrazio per avere fatto quadrato su questa delicata situazione, che hanno ritenuto evidentemente vacui i vaneggiamenti di Bonetta, portati avanti solo per screditare l’operato del sottoscritto”. E’ la dichiarazione rilasciata dal consigliere comunale Daniele Barrano sulla vicenda che, a Vittoria, sta animando il dibattito a palazzo Iacono, in questi giorni, con riferimento alla soppressione della figura degli assistenti sociali dalle equipe scolastiche. “Mi ero premurato di verificare l’opportunità di predisporre un presidio assistenziale in seno alla biblioteca comunale – aggiunge Barrano – visto che l’assessore Bonetta stava sul punto (sono le sue dichiarazioni) di essere colto da una ischemia culturale. Ma al di là di questo, spero che l’assessore Bonetta, dall’alto della sua levatura accademica, si sia reso conto che il confronto è la soluzione migliore per cercare di risolvere i problemi e che su questa vicenda del presidio socio-psico-pedagogico c’è anche chi ne sa più di lui, a meno di non voler sconfessare i vertici dell’Ordine degli assistenti sociali e del Sunas. Speriamo, a questo punto, che l’Amministrazione comunale, colta da un barlume di ragionevolezza, convochi un incontro con tutti i soggetti interessati e trovi gli spunti per gestire al meglio questa materia che, torno a ripetere, è molto delicata perché interessa da vicino gli studenti con qualche difficoltà della nostra città e che hanno bisogno di un evidente sostegno”.