CONVEGNO OLTRE LA CRISI

Il 24 aprile u.s. si è svolto, presso la sala Avis di Ragusa, il secondo Seminario nazionale di ricerca e confronto sul tema “Oltre la crisi,con quale Politica, quali Idee, quali Programmi”. L’evento, organizzato dal M.E.I.C. di Ragusa e dal C.R.A.L. Banca Agricola Popolare di Ragusa, in collaborazione con la F.U.C.I, l’U.C.I.I.M, l’Azione Cattolica, Pax Christi, la Scuola per assistenti sociali E. Stagno d’Alcontres, ha voluto porre l’attenzione, con l’aiuto del Prof. Francesco Saverio Festa, docente di Storia della filosofia politica presso l’Università di Salerno, sul periodo di crisi che stiamo attraversando, presentando una nuova via, già indicata dal filosofo Mounier, come tentativo di pensare a una politica sensibile alla dignità della persona. Il professor Festa, nella sua relazione, ha trattato il tema della “comunità”, intesa secondo il modello dei primi cristiani, come un modo diverso di stare insieme. Comunità è l’armonia finale delle persone che hanno gli stessi intenti, accomunate dagli stessi ideali. La comunità non è quindi la moltitudine dove l’uomo rimane singolo. Sulla base di questa filosofia, il professore Festa ha proposto l’utilità di una politica cristiana, la possibilità cioè di una terza via fra capitalismo e collettivismo, tra valori evangelici e disvalori capitalistici.

Nel secondo momento della sua relazione il professore è passato ad analizzare il libro “Profezia e politica in Emmanuel Mounier”; profezia e politica sono sempre stati considerati due poli opposti e inconciliabili, ma in realtà costituiscono le polarità dialettiche di un’unica avventura umana, di una storia aperta verso “nuovi cieli e nuova terra”. La speranza sorretta dalla fede è l’avventura cristiana. L’uomo spirituale è profeta e politico insieme, impegnato nel costruire un futuro possibile e preferibile.

All’incontro era presente l’autore del libro, il professor Luciano Nicastro, sociologo e filosofo ragusano che ha preso la parola dopo la relazione del professore Festa. Nel  suo breve intervento ha sottolineato il crescente individualismo di massa, e ciò fa sì che non esistano le condizioni per creare una democrazia fraterna. Ma senza fraternità, evidenzia il professore Nicastro, la vera democrazia non si può instaurare. Per realizzare il “Socialismo bianco”, di cui parla Mounier, bisogna recuperare il senso del socialismo, non facendoci catturare dai suoi significati ovvii, ma riacquistando quelli che sono i significati forti. L’uomo, inteso come persona, deve essere il primo problema da risolvere: se non rinnoviamo la scuola, se non usiamo i mezzi necessari alle strutture della riflessione, saremo sempre vittime dell’uomo “faber”. Non costruiremo l’uomo “frater”. La cultura “fabrile” è sì necessaria, ma la separazione dallo spirito e la mancanza di utopia non porteranno certo lontano. Il professore Nicastro ha concluso l’intervento con una provocazione: “Se vogliamo fare una buona politica, dobbiamo affidarci alla speranza, alla filosofia ma anche alla fede e alla religione. Dobbiamo fare in modo che la fraternità cresca per creare nuovi cieli e nuove terre. Sarebbe bello vedere Ragusa come cittadella dell’utopia, che dialoga con la fede ed elabora progetti nuovi”.

Dopo il professore Nicastro sono intervenuti il professore Tumino, docente di Storia e filosofia presso il Liceo classico di Ragusa e il dottor Gian Piero Saladino, direttore della Scuola per Assistenti sociali F. Stagno d’Alcontres di Modica. La serata si è conclusa con numerosi interventi da parte del pubblico in sala, come sempre molto attivo e attento.