Due studiosi, due libri. Un unico tema, il mare Mediterraneo. Le sue relazioni, le diverse etnie e culture che si sono succedute, facendo la lunga storia di un mare antico.
Le prospettive sono differenti e tuttavia complementari. Sebastiano Tusa focalizza la vita, i costumi e l’ethos del Mediterraneo antico, mentre Carlo Ruta sposta l’attenzione sui viaggi materiali ed immateriali che hanno interessato la Sicilia dalla tarda antichità cristiana fino all’età moderna.
L’analisi di Tusa si destreggia tra i saperi tecnici, gli archetipi ed i tòpoi che hanno reso grande questo mare fisicamente piccolo. L’analisi di Ruta scandaglia l’immaginario, lo scindersi della rappresentazione della più grande isola del Mediterraneo in vari elementi, con la sedimentazione lungo la storia di due tradizioni fondate su due visioni estreme e contrapposte: da un lato quella della solarità affascinata, dall’altro quella che indulge alla problematicità ed al tenebroso.
Dalla complementarità dei due testi nasce l’idea di una “conversazione sul mare di tutti, tra passato e presente”, che vuole essere anche dialogo aperto su problematiche storiche resistenti, della Sicilia e del Mediterraneo in generale.
L’incontro avrà sede presso il lungomare Raganzino, vicino la libreria Parnaso (corso Vittorio Veneto, Pozzallo) il 22 luglio 2016, alle ore 19:00.
Mare ricco di vita e di storia, che sa offrire sempre una dose di magia.