“L’emergenza sanitaria che sta investendo anche la nostra città ci impone come priorità la necessità di tutelare la salute per cui è opportuno che tutti rispettiamo le regole imposte dalle autorità nazionali e, a cascata, da quelle regionali e comunali. Non dimentichiamo le norme igieniche ma soprattutto la necessità di invitare chi è ritornato a casa dalla zona rossa di autodenunciarsi alle autorità sanitarie competenti affinché lo possano censire.
Accanto a ciò, però, non dobbiamo trascurare lo sforzo straordinario che stanno effettuando le piccole e medie imprese del nostro territorio cittadino rispetto a cui riteniamo sia necessario, alla luce della situazione fuori dall’ordinario che ci ha investito, adottare misure specifiche in grado di alleviare le difficoltà da più parti segnalate”.
A dirlo sono i consiglieri comunali del Pd di Ragusa, Mario Chiavola e Mario D’Asta, che, nel mettersi a disposizione della città per affrontare al meglio questa condizione d’emergenza, lanciano una serie di proposte all’esecutivo cittadino con l’auspicio che le stesse possano essere prese in considerazione. “Sarebbe opportuno – spiegano i rappresentanti democratici – che l’amministrazione valutasse tutte le strade che ci sono per sospendere la riscossione dei tributi locali, magari nel corso di quelli che si annunciano i mesi più a rischio, cioè marzo e aprile. Questo significherebbe una grossa boccata d’ossigeno per tutta la cittadinanza.
Ma nel caso in cui per l’intera collettività questa misura non possa essere adottata, allora è indispensabile che l’attenzione sia rivolta soprattutto agli operatori economici che hanno grosse spese comunque da sostenere e che in questo periodo saranno giocoforza costretti a ridurre o a sospendere la propria attività.
E’ necessaria una valutazione complessiva della questione, siamo consapevoli che non è semplice, ma una strategia in tal senso riteniamo debba essere adottata per non assistere alla chiusura indiscriminata dei battenti di molte aziende presenti nella nostra città. Siamo convinti che per uscire fuori da questo tunnel, tutti debbano svolgere sino in fondo la propria parte. E il Comune, da tal punto di vista, ha una importante responsabilità da gestire”.