Dopo i primi due casi accertati di coronavirus in Italia, di cui si è avuto la conferma ieri sera, il Consiglio dei ministri, convocato alle 10 di questa mattina, ha dichiarato lo stato di emergenza. I contenuti della delibera saranno stilati dalla Protezione civile e dal ministero della Salute. Il presidente del Consiglio Conte, intervenuto ieri sera, ha comunicato il contagio di due turisti cinesi, che alloggiavano in un albergo della Capitale, vicino alla fermata della metropolitana Cavour.
I due turisti erano arrivati all’aeroporto di Malpensa il 23 gennaio, e avevano fatto alcune tappe intermedie prima di arrivare a Roma, quattro giorni fa. Di due casi sospetti si parla anche Veneto: si tratta di un minore del trevigiano rientrato da un viaggio in Cina e di una donna 50enne con febbre, inizialmente in osservazione in ospedale e poi rimandata a casa. Nel frattempo gli ultimi voli previsti in arrivo dalla Cina e in ‘schedule’, prima della chiusura del traffico da e per il Paese, sono atterrati all’aeroporto internazionale di Malpensa. Si tratta di due voli di Air China in arrivo da Pechino e Shangai e uno della Cathay Pacific.
Ma cosa comporterà esattamente? E’ un provvedimento che può avere una durata di 12 mesi, prorogabile di ulteriori 12 mesi. Il Codice della Protezione Civile, con il Decreto legislativo n. 1 del 2 gennaio 2018, ha ridefinito appunto la durata dello stato di emergenza di rilievo nazionale, raddoppiandola (prima era di 180 giorni, prorogabili per altri 180).
Questa misura, che conferisce al governo il coordinamento nazionale della gestione del virus, differisce dallo ‘stato di calamità’, in quanto comprende anche i danni causati da attività dell’uomo, e non solo eventi naturali straordinari.
Con la delibera del Cdm verranno stanziati i fondi per fra fronte all’emergenza, e realizzare i primi interventi. Anche se poi, con successive delibere, in base alle necessità, queste risorse potranno essere ampliate.
Fonte: Fanpage