Sono arrivati domenica sera a Pozzallo gli 818 migranti, provenienti dal Nord Africa, soccorsi il giorno di Pasqua a sud di Lampedusa, nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum.
Altri 300 circa sono stati soccorsi in mare il lunedì di pasquetta.
Tra loro anche donne e bambini.
Solo il mese scorso, dopo un vertice in Prefettura, era stato realizzato un campo di accoglienza in Contrada Canicarao,( tra Ragusa e Comiso), per far fronte all’emergenza già lungamente preannunciata e ora diventata realtà quotidiana. Le unità del servizio di Protezione civile avevano provveduto ad allestire dodici tende, destinate ad accogliere fino a 500 persone.
Il piano di emergenza si è tuttavia rivelato una farsa, ha vinto l’improvvisazione, l’approssimazione ed il degrado
Parte dei migranti sbarcati in queste ore e destinati proprio nel centro di contrada Canicarao sono in fuga, mancano all’appello 300 persone (sulle 400 destinate al centro).
Ci lamentiamo tutti (e non a torto) dell’indifferenza dell’Europa nei confronti di questo fenomeno migratorio, ma i primi a provare a restare umani ed a non essere indifferenti dobbiamo essere noi, perchè è nelle nostre coste che stanno avvenendo gli sbarchi.
Cosa sta facendo ad esempio l’amministrazione comunale di Ragusa per fronteggiare questa emergenza umanitaria? Con quali mezzi? Con quali risorse? C’è un piano adeguato (vista l’inadeguatezza di quello concordato il mese scorso con la Prefettura) per dare ristoro ed un’adeguata accoglienza ad un numero così grande di persone? L’emergenza era già lungamente preannunciata, perchè non ci si è fatti trovare pronti? Si è davvero fatto tutto quello che si doveva e poteva fare? Lasciamo perdere il gioco delle responsabilità, ci sarà tempo e modo per parlarne, ma qui bisogna dare delle risposte tempestive, ci sono di mezzo vite umane, non si può improvvisare.
Tutta la cittadinanza deve essere coinvolta in questa emergenza umanitaria, si devono trovare delle soluzioni che possano alleviare le pene e il disagio di questi disperati che sfidano le onde del mare per realizzare il loro sogno di una vita migliore.
Ragusa è terra d’accoglienza, l’amministrazione comunale tutta si impegni a trovare delle soluzioni concrete e tempestive in sinergia con la Prefettura di Ragusa, il Dipartimento Regionale di Protezione Civile, il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e tutte le associazioni di volontariato del territorio sensibili al problema.
Se c’è bisogno di una raccolta viveri, di una raccolta fondi, ci si adoperi, ci si adoperi subito.
Siamo tutti esseri umani, i migranti hanno bisogno di aiuto, restiamo umani.