Si è tenuta, questa mattina, nei locali dell’aeroporto “Pio La Torre” di Comiso, l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori che svolgono le loro mansioni nei vari servizi di supporto alla struttura e ai viaggiatori.
Nel corso della seduta si è proceduto alla costituzione del coordinamento del sito aeroportuale che prevede la presenza dei lavoratori delle diverse categorie presenti all’interno dell’aeroporto.
Nel coordinamento sono compresi anche gli RLS (rappresentanti lavoratori per la sicurezza) precedentemente eletti.
I lavoratori, hanno avuto modo di confrontarsi con il segretario generale della Filt Cgil di Ragusa, Pippo Stella, con il segretario generale della Cgil di Ragusa, Peppe Scifo e il segretario generale della Filt Cgil Sicilia, Franco Spanò che hanno spiegato l’importanza della rappresentanza sindacale e della contrattazione all’interno dell’aeroporto.
“Abbiamo sostenuto in modo convinto- dichiara Peppe Stella- la necessità di procedere ad una trattativa di secondo livello per il rispetto e l’applicazione dei contrati nazionali di settore. Rimane comunque ferma la necessità di avviare un confronto immediato sulla questione salute e sicurezza all’interno della struttura.”
“Contrattazione di sito vuol dire mettere tutti i lavoratori, tutte le maestranze allo stesso livello sul piano della rappresentanza”. Peppe Scifo, segretario generale della Cgil di Ragusa ha sostenuto la necessità di “superare la divisione tra categorie “deboli” e “forti” sul piano della rappresentanza: impiegati, operai, dipendenti del diretto e degli appalti hanno uguale diritto di rappresentanza e di contrattazione. Proponiamo alla Soaco un patto per la legalità e il buon lavoro.
Per quello che ci riguarda come sindacato confederale abbiamo interesse affinché la buona pratica si traduca anche in occasione di incremento occupazionale all’interno dell’aeroporto.
Per questo è importante che la struttura sia posta nelle possibilità di affermarsi e svilupparsi come infrastruttura strategica per il territorio ibleo e non solo. È quindi importante chiamare ognuno all’assunzione di responsabilità, a partire dalla politica, dal livello istituzionali regionale e nazionale affinché i fondi sulla continuità territoriale siano destinati allo scalo ibleo in modo cospicuo e non residuale”.