L’essere presente e contemporaneamente il non esserci è il segreto dell’arte di Sandro Bracchitta, la cui mostra dal titolo “Craved Miracles”è in corso a Modica, fino al 30 agosto. Un’indole alchemica che porta a relazionare visioni diverse ma tra loro in segreto rapporto. Un tumulto dei sensi all’interno di apparenti nude pareti di case implose, senza finestre, che fanno però ascoltare ugualmente una flebile voce solitaria che lentamente si trasforma in grido. Una ricerca visionaria, quella dell’artista siciliano, che ha creato alla sua mostra legandola perfettamente al luogo in cui si svolge, la vecchia e suggestiva ex chiesa di San Michele. Partendo dalla suggestione creata dai resti di un dipinto presente nel piccolo abside, Bracchitta ha realizzato la mostra scegliendo alcune delle sue opere, sia pittura che incisione, creandone di nuove e proponendo delle installazioni all’interno di un percorso che parte dalla sua casa rossa, simbolo della sua arte. Il critico Antonio D’Amico la spiega così: “Fra queste piccole pareti irregolari germina l’ardente delirio al miracolo, una bramosia accorata suscitata dalla notte della vita in cui non filtra il vento e non arriva il canto degli uccelli che gustano il sapore del sole fra le cime frondose di alberi sovrani. Qui dentro non penetra l’odore dei mirtilli e delle more. Le pareti sono spesse, sono corazze ben salde che assicurano protezione e gusci ermetici che non consentono al gelo di far sentire freddo e al sole di riscaldare le membra: da qui queste sensazioni sono solo pura immaginazione. Da questa piccola casa, ora rossa, ora dorata, ora ossidata dal tempo, si avverte soltanto lo scossone prima dell’assestamento, ma non ci sono finestre per poter scorgere la grande onda che ha invaso l’essere e le sue sensuali pareti rosso fuoco o per poter controllare l’approdo certo o incerto in cui si è giunti, laggiù in fondo alla prorompente montagna dove l’io scivola e si ferma in bilico”. Un miracolo da implorare con la consapevolezza che potrebbe essere un’ostinata ennesima illusione. “Le mie non sono idee ma percezioni, intuizioni – spiega Bracchitta – Penso forme e creo metafore legate alle architetture del mio vivere quotidiano”. La mostra si chiuderà il prossimo 30 agosto con un finissage che vedrà la presenza dell’attore Agostino Zumbo che interpreterà un brano del testo critico. Sarà presentato il catalogo pubblicato dalla casa editrice Silvana Editoriale (www.silvanaeditoriale.it) e realizzato con i testi di Antonio D’Amico e Stefano Saponaro e le foto di Carlo Giunta scattate proprio durante l’esposizione. La mostra è inserita all’interno del programma Modica Miete Cultura.