DA NOTTE BIANCA A NOTTE IN BIANCO: ANCORA UNA PROTESTA NEI CONFRONTI DEL COMUNE

 

Ancora malessere tra gli operatori commerciali di via Roma. Dopo la riunione di ieri sera, relativa alle proteste di questi ultimi giorni, non ultima quella di sabato scorso con lo spegnimento delle vetrine e delle insegne luminose, i commercianti aderenti all’Ascom, dopo essere stati convocati dal presidente sezionale Salvo Ingallinera, hanno deciso di non aderire alla notte bianca in centro storico, in programma per domani, sabato 1 ottobre, in concomitanza con le iniziative del “Ragusa Jazz Happening”. “Non abbiamo niente a che dire nei confronti degli organizzatori dell’evento – sottolinea il presidente Ingallinera – che anzi vanno lodati per la loro tenacia e pervicacia. Purtroppo, ancora una volta, non possiamo fare a meno di sottolineare come certe decisioni siano assunte senza alcuna concertazione con l’associazione di categoria. Ci dispiace che l’Amministrazione comunale abbia deciso di adottare questo andazzo. Noi siamo sempre disponibili al dialogo. E mi pare che lo abbiamo dimostrato in più di una occasione. La questione relativa al futuro delle attività commerciali della zona, purtroppo, è molto seria e non possiamo consentire che si tergiversi oltre. Proprio nel corso di questo ulteriore confronto è emerso che, in queste settimane, in concomitanza con i lavori in corso in via Sant’Anna, i commercianti di via Roma hanno fatto registrare un consistente calo delle vendite. Vale la pena di ricordare che attorno a questi esercizi commerciali gravitano qualcosa come una ottantina di famiglie, considerando i titolari delle attività e il personale dipendente, e quindi rischiamo di mettere a repentaglio la loro occupazione. Chiediamo all’Amministrazione comunale di prendere in considerazione la nostra piattaforma rivendicativa a cominciare dall’accelerazione delle procedure concernenti il completamento dell’opera senza dimenticare l’apertura di via Salvatore che, in questa fase, agevolerebbe la circolazione veicolare. In ogni caso, continueremo a fare sentire la nostra voce sino a quando non arriveranno le prime risposte”.