DA OLTRE SEI MESI AL CONSORZIO ATTIVITA’ PESANTEMENTE OSTACOLATA

Il mancato accredito delle somme ancora dovute per il 2009 da parte della Regione Siciliana accresce le difficoltà finanziarie e i disagi ai quali da ormai ben più di un semestre il Consorzio è costretto dalle determinazioni dell’Amministrazione Regionale. Nonostante in data 29 aprile 2010 il Collegio dei Revisori dei Conti del CoRFiLaC, riunitosi a Palermo nei locali del Dipartimento Regionale Azienda Foreste Demaniali, siti in Via Libertà n.97, abbia espresso proprio parere favorevole sul Conto Consuntivo CoRFiLaC al 31/12/2009, verificando, tra le altre, la completezza della documentazione e la regolarità della gestione contabile CoRFiLaC alla luce della legislazione vigente. E nonostante sia intervenuta in sede di approvazione della legge finanziaria e di bilancio della Regione Siciliana la riconferma del contributo regionale per l’anno 2010.La Regione Siciliana, ancora a Maggio 2010 inoltrato, non ha ancora ritenuto di provvedere all’erogazione del saldo del contributo ancora dovuto a copertura del 2009. Oggi, di fatto, l’Ente, trova le proprie attività pesantemente ostacolate dai gravi problemi di liquidità generati dalle omissioni della Regione, ed è costretto a procrastinare – sine die – tanto il pagamento di stipendi e altre spettanze al personale dipendente, quanto il pagamento dei fornitori, quanto a rallentare le attività ordinarie di ricerca e trasferimento dei risultati alle aziende, bloccare gli approvvigionamenti di materiale di consumo per i laboratori e le manutenzioni ordinarie (tra queste, quella relativa al depuratore delle acque di lavaggio del caseificio sperimentale, che, di fatto, ha causato il blocco delle attività delle attività scientifiche per le quali è utilizzato), con evidenti e dannose ricadute di tipo economico e organizzativo, anche  a scapito delle aziende servite sul territorio. Per tale motivo, il Consorzio si adopererà per il recupero delle somme ancora dovute attivando tutti i provvedimenti necessari ed opportuni a garantire il regolare prosieguo delle attività tecniche e di ricerca e di ogni onere a queste connesso.