Questi i dati che si ottengono proiettando nella nostra area le percentuali stimate per la Regione Sicilia. Solo due terzi, forse metà, dei casi di diabete sono diagnosticati. Il loro numero è in crescita a causa della sedentarietà, dell’obesità, della cattiva alimentazione e forse dell’inquinamento, così come per l’aumento del numero di persone anziane nella popolazione siciliana.
“Se ben gestito, il diabete può incidere in modo limitato nella vita di una persona e sui costi del sistema sanitario. Ma la persona con diabete deve avere accesso all’educazione, ai farmaci, ai presidi e alle cure specialistiche del caso. Se queste risorse mancano, è più facile che sviluppi seri problemi al cuore, al cervello, ai reni, agli occhi e ai piedi, con conseguenze che hanno un impatto devastante sulla sua vita, sulla sua famiglia e sulla collettività, nonché ovviamente sui costi della Sanità”, nota Salvatore Caputo, presidente di Diabete Italia. “Mentre i casi di diabete aumentano, 800 mila in più negli ultimi 10 anni in Italia, le risorse già insufficienti messe a disposizione dal Servizio Sanitario diminuiscono. Questo pone le basi di un’emergenza sanitaria ed economica”.
Diabete Italia coordina la Giornata Mondiale del Diabete che cade il 14 novembre ma prevede eventi che si terranno in ogni provincia della Sicilia soprattutto il 9 e 10 novembre.
Proprio per queste ragioni lunedì,a Ragusa, sono iniziati gli appuntamenti di informazione e prevenzione della pataologia. Ad aprire la serie di incontri la scuola “Quasimodo” dove sono state fatte ben due relazioni alla presenza di oltre 100 studenti.
Grandissimo successo di partecipazione ed interesse al “Liceo Scientifico E.Fermi e al “Liceo Classico Umberto I”, dove, ieri, i ragazzi e i docenti si sono complimentati con la Dott.ssa Gianna Miceli. Il Dott. Raffaele Schembari e la Dott.ssa Daniela Bocchieri per la qualità degli interventi e per la materia trattata con semplicità e coinvolgimento offrendo interessanti spunti di riflessioni agli studenti.
“Siamo entusiasti – ha detto la Dott.ssa Miceli –per come quest’anno si stia svolgendo la settimana di informazione e prevenzione. La fatica, essendo anche quest’anno Coordinatori Regionali, è stata notevole, ma, ancora una volta, viene ripagata dai risultati e dalla risposta assolutamente positiva che riceviamo nelle scuole sia dagli studenti che dal corpo docenti, ma anche nelle varie realtà che andiamo a sensibilizzare”.
Oggi i relatori si sono spostati a Comiso all’istituto Comprensivo “Giosuè Carducci” dove sarà presente anche il Commisario Straordinario dell’Asp 7 Arch. Angelo Aliquò. E tante altre iniziative sono previste nei comuni della provincia iblea grazie al supporto delle amministrazioni locali e dell’Asp che da sempre sostengono e partecipano alla organizzazione di questo importante appuntamento annuale.
Quest’anno anche l’ A.S.S.A.P.-OO.PP Riunite “Eugenio Criscione Lupis” sarà partner dell’Aiad e di Insieme per il diabete organizzando una giornata, l’8 novembre nella propria sede e, nello stesso giorno, alle 18.30 un momento di socializzazione al “Bar Matteotti”, in Piazza Poste a Ragusa, con un “Aperitisano”.
Giorno 10, domenica, presso il “Centro Comm.le Le Masserie” a Ragusa la giornata conclusiva dove sarà effettuato, come ogni anno, lo screening glicemico e saranno raccolti i dati di chi parteciperà al questionario informativo. Nello stesso giorno, un presidio sarà collocato in Piazza Duca degli Abruzzi a Marina di Ragusa, a Piazza Fonte Diana a Comiso, in Piazza Municipio ad Acate, alla Fiera Emaia di Vittoria e in Pizza Cavour a Scoglitti.
“Quest’anno la Giornata Mondiale del Diabete intende fare luce – ha detto ancora la Dott.ssa Miceli – sulle reali proporzioni del problema diabete e spingere la Regione ad affrontarlo in modo appropriato, per esempio facendo riferimento al Piano Nazionale Diabete, redatto dal Ministero della Salute, sottoscritto dalle Regioni e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in febbraio. Il Piano disegna un modello ideale di assistenza completa e appropriata per ogni persona con diabete.
La Sicilia è stata una delle prime Regioni a recepire nel proprio ordinamento il Piano Nazionale Diabete. “Ma esiste il rischio che il Piano rimanga lettera morta”, avverte Gianna Miceli, Coordinatrice della Giornata Mondiale del Diabete in Sicilia. “Occorre istituire tavoli tecnici per definire degli obiettivi prioritari e affidare alle ASP indicazioni per attuare almeno in parte il Piano”.