Se san Giorgio, nel giro di pochi anni, sale a Ragusa centro per sostare in alcune chiese può anche essere per merito dei desideri di alcuni giovani e anziani.
Nasce infatti nell’Agosto del 2010 un gruppo su facebook che intende sensibilizzare l’intera comunità ecclesiale e civile a volere il simulacro del santo Patrono san Giorgio nelle chiese di Ragusa Superiore. Spiega l’amministratore del gruppo, un giovane ragusano: “Non necessariamente il simulacro di san Giorgio per venire a Ragusa superiore deve sostare in Cattedrale. La tradizione dello ‘scambio di visite dei due patroni’ lasciamola al passato o a certi fanatici, fomentatori di vecchi e nuovi campanilismi. Le ragioni per avere san Giorgio a Ragusa superiore sono ben altre, hanno un fine pastorale. Per anziani, malati e negozianti è difficile raggiungere Ibla e la Chiesa Madre san Giorgio per rivedere e venerare il santo Patrono, per tale motivo chiediamo che il simulacro del santo possa essere accolto, a cadenza biennale o triennale, dalle chiese del centro storico di Ragusa superiore. San Giorgio non è solo il Patrono dei ‘panzuti’, ma di tutti i ragusani; diamo loro la possibilità di poterlo venerare adeguatamente”.
Il gruppo del social network inizialmente si chiamava ‘Vogliamo nel 2011 il Patrono san Giorgio a Ragusa superiore’, poi è stato via via aggiornato l’anno fino al 2015. Un gruppo dunque che è stato da stimolo, da suggerimento e molto tenace nella sensibilizzazione e nel cambiamento storico.
Invece per la festa del 2015 ha contribuito anche il desiderio di don Peppino Firrincieli, la persona più anziana del comitato – ormai scomparsa – che da sempre si è dedicato alla festa di San Giorgio in tutto e per tutto. Colui che ha dato ai giovani la grinta per andare sempre avanti e ha insegnato come superare ogni difficoltà, nel bene e nel male. Una persona che amava la sua Ibla, la sua Chiesa Madre, il suo Patrono. Ha dato sempre tutto se stesso per la festa di san Giorgio, trasmettendo questa devozione a tutti i giovani. ‘Don Pippinu’ sempre accogliente, gentile, disponibile, gioioso; con i suoi occhi e il suo cuore, con il suo famoso ‘Tutti…’ per esprimere la gioia e la fede verso il santo Cavaliere.
L’anziano devoto, ricoverato in ospedale nell’agosto 2014, pensava proprio a fare in modo di avvicinare il santo Patrono ai malati. Ma adesso lui stesso sarà ancora più felice perchè in cielo contemplerà il volto di Dio, e lo sguardo sorridente di san Giorgio; dal cielo don Pippinu non più davanti a un simulacro ma proprio alla presenza reale del giovane santo chiederà per tutti sostegno e protezione. Grazie a lui, anche i sofferenti saranno confortati dall’intercessione del Cavaliere sorridente.
Giovani e anziani, pertanto, uniti a onorare con entusiasmo e devozione il santo martire Giorgio. Diceva bene e profeticamente il canonico Giorgio Occhipinti nel suo libro ‘La festa di S. Giorgio nell’antica Ragusa’(1926): “un cavaliere dal continuo sorriso, dalla perenne giovinezza…tutti si stringono intorno a lui, le giovinette protendono le braccia, le madri sporgono i loro bambini, i vecchi offrono le loro lagrime, da tutti i petti erompe il grido Viva s. Giorgio”. Una religiosità popolare che si tramanda di generazione in generazione e che da sempre coinvolge anche gli abitanti di ‘supra’, dell’intera comunità ragusana della quale san Giorgio è Patrono, Protettore Principale fin dal 1643.