Economia

Dalla giunta regionale primo ok al decreto contro il caro mutui per le micro, piccole e medie imprese

La giunta regionale siciliana ha approvato una bozza di decreto che prevede contributi a fondo perduto per le micro, piccole e medie imprese, finalizzati all’abbattimento degli interessi sui mutui in essere al 1° gennaio 2024. La gestione del bando sarà affidata a Irfis FinSicilia, la finanziaria regionale guidata da Iolanda Riolo e Giulio Guagliano, la stessa che si è occupata di misure simili per le famiglie e le aziende. Sarà operativo nelle prossime settimane, dopo il parere della commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale Siciliana e la firma definitiva dell’assessore all’Economia. La misura, già inclusa nella manovra di luglio, dispone di un plafond di 45 milioni di euro.

Ogni impresa potrà ricevere un massimo di 10.000 euro, pari al 30% degli interessi relativi alle rate scadute nel 2023 e pagate entro il 31 marzo 2024. Il tasso d’interesse nominale annuo sull’ultima rata scaduta per cui verrà richiesto il contributo non potrà essere inferiore all’1%.

Il provvedimento

Il provvedimento, inizialmente disegnato dall’ex assessore all’Economia Marco Falcone, prevedeva uno stanziamento di 45 milioni di euro per le PMI titolari di mutui al 1° gennaio 2024. Successivamente, un emendamento della leghista Marianna Caronia ha aggiunto 2,5 milioni di euro per favorire l’imprenditoria femminile, giovanile e le start-up, mentre ulteriori 2 milioni saranno destinati alle aziende agricole.

Dopo l’approvazione definitiva della bozza di decreto, il provvedimento passerà alla commissione Bilancio dell’Ars per il parere formale, seguito dalla firma finale dell’assessore all’Economia Alessandro Dagnino e dell’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo.

Le PMI potranno ottenere fino a 10.000 euro, corrispondenti al 30% degli interessi sulle rate dei mutui scadute nel 2023 e pagate entro il 31 marzo 2024. Il tasso di interesse nominale minimo per beneficiare dell’aiuto sarà dell’1%. Le domande verranno valutate in base a tre fattori: il tasso d’interesse dell’ultima rata scaduta nel 2023, l’importo degli interessi richiesti e la sede legale dell’impresa, con priorità a quelle con sede in Sicilia.

Schifani ha evidenziato l’importanza del provvedimento per sostenere il mondo produttivo, mentre Dagnino ha sottolineato la scelta strategica di dare maggiore peso alle imprese che operano direttamente nell’Isola, contribuendo alla sua economia.

Le richieste presentate saranno valutate in base a tre criteri: il tasso nominale applicato all’ultima rata scaduta nel 2023, l’ammontare degli interessi per cui si richiede il contributo, e la sede legale dell’impresa, con priorità a quelle situate in Sicilia.