Il nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti in Sicilia presenta importanti innovazioni e obiettivi ambiziosi per migliorare l’efficienza e la sostenibilità del sistema di smaltimento. Tra le principali novità, la realizzazione di due termovalorizzatori nelle città metropolitane di Palermo e Catania si distingue come una misura chiave per ridurre i movimenti dei rifiuti, integrare l’impiantistica esistente e promuovere il recupero energetico.
Questi termovalorizzatori saranno finanziati con risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021/2027 e gestiti da operatori di mercato selezionati tramite procedure pubbliche. L’obiettivo è ridurre la Tari per i cittadini, garantendo nel contempo risparmi per i Comuni nello smaltimento dei rifiuti e generando ricavi attraverso la produzione di energia.
Il Piano si impegna anche a raggiungere gli obiettivi fissati dalla direttiva 2018/851 dell’Unione europea, che prevede un aumento della raccolta differenziata fino al 65% entro il 2035.
Gli impianti proposti assorbiranno parte dell’energia prodotta per il loro funzionamento e il resto verrà immesso sul mercato, contribuendo ulteriormente alla riduzione delle tariffe. Con un fabbisogno stimato di 600 mila tonnellate all’anno e una produzione di 50 Mw di energia elettrica, si prevede che questi impianti avranno un impatto significativo sulla gestione dei rifiuti e sull’approvvigionamento energetico della regione.
Infine, il Piano prevede l’ottimizzazione della rete impiantistica esistente e la realizzazione di nuovi impianti per il pre-trattamento dei rifiuti, riducendo il traffico necessario per il loro trasporto e migliorando le condizioni di stoccaggio. Il cronoprogramma prevede l’approvazione definitiva del Piano entro luglio, seguendo le normative ambientali europee e avviando subito la progettazione degli impianti.