Nel corso di appositi controlli la Polizia Locale, attraverso il Nope, ha accertato che un’area di proprietà di una donna di 52 anni, in Contrada Musebbi, era stata adibita a parcheggio di automezzi pesanti, nella fattispecie di una società modicana che opera nel settore del trasporto merci su gomma per conto terzi, il cui legale rappresentante è il marito della proprietaria, G.B., 50 anni, attraverso la stipula di un contratto di comodato del terreno.
Nei luoghi era già stato realizzato un fabbricato rustico la cui concessione, peraltro, è risultata scaduta.
Il Nucleo Operativo di Polizia Edilizia ha constatato, oltremodo, che i due avevano realizzato, in concorso tra loro, opere edilizie abusive nell’anzidetta località sottoposta, tra l’altro, a vincolo paesaggistico, in difformità alle previsioni progettuali, opere interrate di muratura da destinare al servizio di un autolavaggio privato e dell’impianto di trattamento delle acque di prima pioggia e di dilavamento(ancora da completare).
Di recente avevano proceduto alla posa in opera di una base di pavimentazione con strato di materiale misto-granulometrico, in ampliamento del predetto parcheggio. E’ stato anche accertato che veniva effettuato lo scarico delle acque reflue industriali, derivante dalle acque di prima pioggia e di dilavamento, provenienti dalle superfici scoperte dalla succitata area di parcheggio, in relazione anche alla mancanza di un sistema di raccolta e di trattamento delle stesse acque.