Alla conferenza stampa alla Provincia Regionale di Ragusa,che dava il lancio alla raccolta delle Firme Pro Concordia, che inizierà giorno 10 gennaio all’Ipercoop di Ragusa, dalle ore 16,30 alle 20,30 con i giovani studenti delle secondarie Superiori e la rete civica, costituitasi il 5 dicembre e il 17 dicembre, e in tutti i luoghi deputati alla cultura,nelle manifestazioni ragusane, e tra il mondo intellettuale regionale e nazionale, due punti sono stati, uno inerente la rete che ha lavorato per la trasparenza economica e tecnica , per il bene comune e per Ragusa, che non è una torta da spartire tra le parti dentro un Palazzo ,come quello comunale,ma appartiene ai ragusani ,alla memoria di una città; il secondo è la nota tecnica dell’architetto Aldo Baldo, che ha realizzato il Progetto definitivo del Concordia, che,al momento deve diventare esecutivo con relativa gara d’appalto, se non viene ancora una volta bloccato dall’Amministrazione Comunale di Ragusa alla realizzazione.
La problematica economica al momento è stata convertita in tecnica,come risulta nella nota,che accludiamo dell’architetto Aldo Baldo,inviata,ieri sera via email, con la quale il professionista risponde alle obiezioni dell’ing .DiMartino, Assessore del Comune di Ragusa, sul restauro e recupero funzionale a teatro comunale dell’ex Cinema Marino, già Teatro la Concordia. Così scrive:
” In seguito a quanto pubblicato nell’edizione del 06 gennaio 2014 sul Giornale La Sicilia si fanno presenti le seguenti note:
Il progetto prevede soprattutto il recupero dell’attività teatrale.
E’ stato ampliato il palcoscenico con uno spazio utile di dimensioni ml. 10,00×10,00×10,00h. in modo da risultare più agevole dietro le quinte e consentire anche di potere ospitare compagnie teatrali facenti parte di circuiti internazionali;
L’ampliamento del palcoscenico prevede anche la realizzazione della cosiddetta torre scenica, costituita dal piano palco, avente pavimentazione in tavolato di abete e dal piano graticcio su cui potranno essere sospesi il sipario motorizzato, le diverse inquadrature, rivestite con le mute di palco, posizionate a profondità variabile, nonchè le americane necessarie per collocarvi le luci ed i proiettori per la scena;
L’eliminazione della buca per l’orchestra scaturisce dalla necessità di ampliare il palco. Non viene riproposta in quanto implicherebbe una ulteriore riduzione del numero dei posti destinati al pubblico e da sola non consentirebbe assolutamente la rappresentazione di opere liriche. Occorrerebbero interventi sostanziali, legati agli opportuni notevoli spazi da destinare all’orchestra e alla preparazione delle maestose scenografie. (vedi i recenti interventi alla Scala di Milano).
L’intervento si mantiene molto rispettoso dell’architettura oggi esistente, riducendo al minimo le modifiche, cosi come ordinatoci dal nostro ex RUP arch. Colosi e dalla Commissione del Centro Storico. Gli ordini di palchetti a cui ci si riferisce non esistono e risalgono all’ edificio preesistente, destinato a Teatro, in un secondo momento notevolmente ampliato e stravolto nella sua impostazione planimetrica e altimetrica, cosi’ come si presenta tutt’ora.
I camerini, a servizio degli operatori teatrali non sono ubicati nella casa adiacente, ma nello spazio immediatamente attiguo al palcoscenico, distribuiti ai diversi livelli e collegati verticalmente fra di loro tramite una scala che consente l’immediato accesso al palcoscenico ed ai locali adibiti a camerini per la preparazione degli artisti.
Gli uffici e la sala riunione sono collocati nella palazzina adiacente e resi accessibile ai diversi livelli anche tramite l’installazione di un ascensore.
La richiamata disomogeneità delle facciate dei due edifici adiacenti è assolutamente voluta ed in ogni caso insuperabile in quanto indicazione incontrovertibile del piano particolareggiato del Centro Storico (strumento urbanistico attuativo oggi esecutivo e di assoluto riferimento per le scelte progettuali).
La biglietteria sarà realizzata esternamente alla “casa” in quanto si ritiene molto piu’ comodo rendere indipendenti i due esercizi, Teatro e vendita biglietti. Solitamente svolgono attività in momenti diversi, tranne che per lo sbigliettamento dell’ultima ora, qualora si rendesse necessario.
Il foyer occupa insieme al filtro una superficie in pianta di circa mq. 100, risulta ridimensionato e molto elegante al fine di consentire momenti di socializzazione possibilmente relazionati alla rappresentazione teatrale in corso e di accogliere eventuali piccole mostre itineranti.
Le uscite di sicurezza rispondono alla normativa vigente e ne assicurano l’esercizio dell’attività. Le altezze del sottopalco, tra l’altro ancora incrementabili in questa fase, risultano variare da un massimo di m. 2,83 netti a un minimo di m. 2,43 netti”.