E’ la constatazione dei sette consiglieri di opposizione che hanno sottoscritto il presente documento: “Non avendo condiviso il percorso iniziale della giunta sulla predisposizione del piano di spesa e la consequenziale assegnazione delle somme, ci siamo trovati ieri a dover necessariamente emendare la proposta della giunta a Cinque Stelle, atto risultato carente sotto ogni punto di vista. E non siamo stati i soli. Anche gli stessi consiglieri di maggioranza hanno valutato opportuno sostenere gli emendamenti da noi formulati, ed anche presentare una serie di emendamenti migliorativi della proposta originaria, condivisi anche da noi. Infatti non è stato ravvisato – come abbiamo più volte sottolineato – un progetto totale che conferisse l’importanza dovuta all’impiego dei quattro milioni di euro a disposizione. Interventi a macchia di leopardo; nessun progetto importante, inserito nella pianificazione, che dava dignità alla città di Ragusa; poche somme appostate per garantire un sostegno concreto ai cittadini e agli esercenti presenti nei due centri storici. Ragion per cui abbiamo inteso compiere – hanno spiegato i consiglieri di opposizione sottoscrittori del documento – scelte impegnative anche nell’ottica di proseguire in quell’attività posta in essere dalle precedenti amministrazioni. Dunque innanzitutto il completamento di via Roma, nel tratto compreso tra corso Italia e via G.B.Odierna. Il salotto della nostra città non poteva essere mortificato da una sorta di spartiacque urbano, mantenendo ancora a lungo che vi fossero una parte riqualificata e l’altra abbandonata. A fronte di ciò, abbiamo anche presentato emendamenti tesi alla riqualificazione delle facciate delle abitazioni private che insistono in questa zona ed ancora abbiamo appostato ulteriori 125 mila euro, ai 300 mila già previsti, quale sostegno per gli esercenti dei centri storici, anche in vista di nuove aperture. Insomma, l’idea che ha scandito il nostro lavoro è stata tesa alla salvaguardia dell’esistente e al completamento di opere e progetti che altrimenti sarebbero stati monchi, oltre che non pienamente organici. Un capitolo a sé – hanno sottolineato i consiglieri – è stato il teatro Concordia. Un emendamento condiviso con la maggioranza che ha consentito di porre le basi per pensare l’apertura di questo sito in termini oggettivi, e non più ipotetici. Il nostro impegno in tal senso è stato evidente sin dalla prima ora, e volevamo che fosse sancito in calce con un emendamento che non si prestasse ad interpretazioni ed impegna la giunta a procedere alla rimodulazione del progetto per dare finalmente un teatro degno di nota alla città. Infine, tra i tanti emendamenti presentati, riteniamo degno di nota la predisposizione di illuminazione artistica in via del Mercato a Ibla che renderà ancora più suggestivo il sito”.