Attualità

Diciannove milioni di euro. Debito pubblico ai massimi storici per il Comune di Scicli secondo Giuseppe Implatini

Studio dello stato finanziario dell’ente e sua gestione. Il comitato civico “Cambiare Scicli” esce l’asso dalla manica alla vigilia delle feste natalizie e di fine anno e fa intendere, con carte alle mani, che la situazione finanziaria del Comune di Scicli non è rosea. Lo fa con il suo presidente Giuseppe Implatini il quale parla di debiti, di piano di riequilibrio, di espropri non pagati e costi aumentati, di somme non incassate dai vicini Comuni di Modica, Ispica e Pozzallo per il conferimento dei rifiuti, risalente ad oltre dieci anni fa, nella discarica di San Biagio. “Il piano di riequilibrio finanziario 2015-2024 è stato approvato dal Comune di Scicli per ripianare l’enorme debito accumulato in tanti anni di pessima gestione dell’ente – afferma Giuseppe Implatini – ma dopo nove anni di piano di riequilibrio, con la tassazione locale al massimo, la situazione finanziaria del Comune permane critica in quanto il debito oltrepassa 19 milioni di euro come è riscontrabile nel rendiconto 2023”.

Il Comune di Scicli, per interessi passivi, pagherebbe 563mila euro l’anno.

Secondo Giuseppe Implatini l’aggravio dei debiti sarebbe legato anche agli espropri di terreni non pagati che dopo le sentenze dei Tribunali hanno subito un rilevante aumento per interessi passivi e spese di giudizio. E poi ancora la mancata riscossione di una parte dei crediti dei Comuni di Modica, Ispica e Pozzallo per conferimenti presso la discarica di contrada San Biagio, seguita dalla scarsa capacità di riscuotere le entrate correnti del Comune, originata principalmente dall’aumento spropositato delle tassazione locale quali Imu, Tasi, Tari e Canoni idrici. Problematiche legate e comuni ad altri Comuni.