Dieci anni dal riconoscimento del Consorzio di Tutela del Ragusano Dop. Ecco come è cambiata la tutela del formaggio storico

Sono passati 10 anni dal giorno in cui sulla gazzetta ufficiale della repubblica italiana è stato pubblicato il decreto col quale il Consorzio dii Tutela del Ragusano Dop,  ha ottenuto il riconoscimento di legge e l’attribuzione dell’incarico di svolgere le funzioni di cui all’art.14, comma 15, della legge 21 dicembre 1999 n.526. Tale riconoscimento fu concesso perché il Consorzio ha dimostrato di avere tutti i requisiti per lo svolgimento dell’attività di tutela della denominazione di origine del formaggio Ragusano e della sua promozione e di vigilanza sulla puntuale osservanza del disciplinare di produzione nel rispetto dei produttori impegnati a garantire la qualità e nell’esclusivo interesse dei consumatori che hanno diritto di essere garantiti su ciò che portano a tavola. Dal momento del riconoscimento il conferimento del predetto incarico è stato rinnovato con periodicità triennale. L’ultimo rinnovo è stato disposto con Decreto dello scorso 6 novembre pubblicato sulla gazzetta ufficiale del 13 novembre. L’attività dunque è in continua evoluzione nonostante le non indifferenti e sempre maggiori difficoltà che affliggono il settore zootecnico e gli allevatori e di riflesso il mondo della produzione. L’impegno del Consorzio non conosce soste e non solo per la promozione del formaggio tutelato ma anche sul piano della vigilanza a garanzia della qualità in linea disciplinare di produzione. Per la celebrazione della  ricorrenza del decimo anniversario dal riconoscimento ministeriale del Consorzio, il consiglio di amministrazione ha programmato delle iniziative non solo per rendere noti i risultati conseguiti  nell’interesse non solo della filiera ma di tutta l’economia dell’area iblea e per l’affermazione della sempre più ricercata ed apprezzata enogastronomia locale. 

“L’attività svolta in questo decennio – ha dichiarato il direttore del Consorzio Enzo Cavallo – ha fatto registrare tanti passi in avanti. Grazie alla disponibilità, all’impegno ed alla azione del presidente Giuseppe Occhipinti e di tutto il consiglio di Amministrazione, siamo riusciti ad ottenere la modifica del disciplinare di produzione  per adeguarlo alle mutate esigenze della filiera. Abbiamo introdotto il “porzionato” e l’etichetta per il riconoscimento del Ragusano tagliato. Fra gli altri risultati , oltre al fatto che il Consorzio è entrato a far parte di Origin Italia e di  trovare il Ragusano Dop nell’Atlante di Qualivita, non va dimenticato che una consistente quantità della produzione viene acquistata da Agea per essere destinata agli indigenti. Una attività la nostra – ha concluso Cavallo – che ormai da anni deve purtroppo fare i conti con le difficoltà derivanti dalla pandemia, dall’anomalo andamento delle stagioni, dai prolungati periodi di siccità, dalle piogge fuori stagione e, come se non bastasse, dal continuo aumento dei costi di produzione e dagli effetti della concorrenza sleale che si riscontra sui mercati” 

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