Con il comunicato stampa di oggi il deputato Nino Minardo ha davvero raggiunto il culmine mostrando tutte le sue doti da showman della politica. Con un tortuoso giro di parole il deputato del Ncd annuncia il clamoroso stop al commissariamento di Scicli dando il merito al suo ministro Angelino Alfano e, di conseguenza, autoincensando se stesso. Caro Minardo, mi corre l’obbligo ricordarle che questi giochini li conosciamo bene, fanno parte della politica anni 80, prendersi i meriti di una cosa scontata solo perché la si sa prima degli altri. La notiziona, caro Minardo, sarebbe stata tale se Alfano avesse preso atto del suo errore e avesse ammesso che su Scicli si è proprio sbagliato prendendo un abbaglio, facendo una autocritica sul suo operato e su quanto pubblicamente detto quanto detto quando è venuto a Modica in veste di scrittore di grido dimenticandosi del ruolo istituzionale ricoperto. Mi chiedo perché i commissari sarebbero dovuti rimanere dato che, come gridiamo da tempo, lo scioglimento non era necessario. Mi stranizzano sinceramente anche i tempi indicati per le elezioni, sulle date faremo le nostre verifiche, ma perché tutta questa fretta? Non è che vogliono cogliere qualcuno impreparato? Le ricordo ancora, Caro Minardo, che il suo partito su questa vicenda non ha fatto certo una bella figura e io di sue lotte per la tutela di Scicli non ne ho viste. Dove era quando qualcuno voleva impiantare una piattaforma per il trattamento dei rifiuti speciali pericolosi? Dov’era quando Scicli veniva umiliata da titoli di giornali dove si scriveva che la città era chiusa per mafia? E ancora, dov’era quando si violentava il nostro territorio con la chiusura del Tribunale e altri servizi? Glielo dico io, in quel periodo organizzava la presentazione del libro di Alfano come se a Modica non fosse nemmeno venuto il Ministro dell’Interno, ani, si è ricordato di ricoprire quel ruolo quando con fierezza ha rimarcato che il commissario di Scicli era un atto doveroso. Un ministro con la M maiuscola sarebbe andato a Scicli a parlare con i cittadini, ma lui doveva vendere i libri.
Detto tutto ciò tengo a dire che mentre gli altri giocano a prendersi i meriti, noi continueremo al lavorare in difesa del nostro territorio, non molleremo la presa a partire dall’ecomostro di Marina di Modica, la salvaguardia delle dune, la tutela dell’ambiente ecc, perché a noi tutto il territorio sta a cuore.