DISTRETTO PRODUTTIVO DELL’ALLUMINIO.

La necessità di indire al più presto una assemblea dei soci promotori, che sono tredici, del Distretto produttivo dell’Alluminio per individuare ogni iniziativa utile per ottenerne il riconoscimento  da parte della Regione che anche in questa fase di “vacatio” può emettere il relativo decreto.

E’ quanto chiede in una nota il segretario generale della CGIL di Ragusa, Giovanni Avola, al Commissario ASI, Biagio Di Mauro, e al rappresentante legale del Patto del Distretto produttivo dell’Alluminio, Gianfranco Motta.

Tra il 2005 e il 2006 nasce a Ragusa la proposta della creazione di un Distretto Produttivo dell’Alluminio, della Serramentistica e della componentistica annessa per superare l’isolamento delle imprese siciliane (ubicate nella provincia di Ragusa, Siracusa e Messina) del mercato internazionale ed aiutarle ad affrontare la competizione dei mercati globalizzati.

Dalla concertazione tra Enti pubblici, Sindacati, associazioni di categorie produttive e Patti territoriali, scrive nella nota Giovanni Avola, nasce il protocollo di intesa sottoscritto dall’Asi di Ragusa il 16 gennaio 2005 che ha dato luogo al Patto di Sviluppo del Distretto riconosciuto dal D.A. n. 152 del 1/12/2005.

L’istanza del 2006 alla Regione Sicilia per il riconoscimento del relativo “ Patto per lo sviluppo del Distretto Produttivo dell’Alluminio “ venne respinta dalla Regione perché non aveva i requisiti.

La successiva istanza del 2009 viene attenzionata dall’Assessorato alla Cooperazione e all’Artigianato che con nota del maggio 2009 comunica che l’istruttoria è in fase avanzata.

“Dopo di che il silenzio, non si è più parlato del riconoscimento del Distretto dell’Alluminio.

Eppure lo spirito dei 13 Enti promotori tra cui la CGIL,commenta ancora Giovanni Avola, era e rimane quello di superare il vecchio concetto di distretto inteso come entità geografica limitata e sostituirlo con un soggetto a sostegno dell’economia locale sviluppando una progettualità strategica attraverso, appunto, un “ Patto per lo sviluppo del Distretto “.

Da considerare che la provincia di Ragusa, conclude la nota di Giovanni Avola, nonostante la crisi economica dell’ultimo triennio, vanta ancora una popolazione occupata nel settore industriale ed artigianale che sfiora il 25%.”

Si rammenta, infine, che la provincia ha consolidato una virtuosa e solida esperienza in altri distretti produttivi, Orticolo – Avicolo – Zootecnico – Marmifero con Trapani – Plastica con Messina, nonostante l’assenza di bandi da parte della Regione.

Il distretto produttivo resta uno strumento efficace e dinamico e non può essere sostituito dalla cosiddetta rete di imprese che è ben altra cosa.