Domenica 3 aprile alle ore 11:00 presso la moschea di Catania
il presidente Crocetta interverrà al convegno “Religioni e culture in dialogo
per la pace”. All’incontro interverranno oltre al presidente Crocetta, Vittoria
Alliata di Villafranca, studiosa del mondo arabo, Kheit Abdelhafid, presidente
della Comunità Islamica di Sicilia, modererà l’incontro Emiliano Abramo,
portavoce della comunità di sant’Egidio in Sicilia. “La pace è possibile – dice
il presidente. La Sicilia ha dimostrato nei secoli e continua a dimostrare
oggi, di essere terra di inclusione e di dialogo. Cristiani, musulmani ed ebrei
sono figli di un unico Dio, come ha affermato Papa Giovanni paolo II e adesso
Francesco. Sono per Maometto la gente del Libro. Ma le ragioni dell’incontro –
aggiunge il presidente – vanno al di là del fattore religioso. Oggi minoranze
estremiste compromettono la pace nel mondo, seminano panico e terrore, creando
danni non solo ai cittadini europei ma anche ad africani e orientali, siano
essi cristiani o musulmani, come dimostrano gli attentati di bruxelles e
Parigi, o come la strage in Pakistan dove sono rimasti uccisi bambini cristiani
e musulmani. Chi uccide e crea terrore – continua il governatore – non lo fa
nel nome di un Dio. La comunità internazionale ha il dovere di intervenire
creando tutte quelle misure di sicurezza che possano garantire la vita e la
libertà dei cittadini, attraverso la repressione dei reati, la prevenzione, il
rafforzamento dell’intelligence, la cooperazione tra gli stati. Ma ciò non è
sufficiente, bisogna isolare i facinorosi nella società. Occorre invitare tutti
alla cittadinanza attiva, con la consapevolezza che gli immigrati per noi
siciliani, che siano musulmani o di altre religioni, sono dei fratelli. Abbiamo
grande rispetto per la loro fede e chiediamo loro di rinnovare quel patto di
fratellanza con un impegno nuovo, per la pace, il benessere e la solidarietà.
Dalla Sicilia può partire un esempio per il Paese e persino per l’Europa e sono
convinto che i musulmani di Sicilia sapranno accettare la nuova sfida, che è
quella di non isolarsi ma di rafforzare il dialogo con la società nella quale
vivono. Andrò a dire ai musulmani siciliani che la per la Presidenza della
regione siciliana sono dei fratelli e che insieme – conclude Crocetta –
dobbiamo rafforzare la politica di tolleranza e amicizia”.