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Domenica delle Palme, riti e tradizione nelle chiese iblee: a Ragusa la celebrazione con il vescovo La Placa, a Ibla ai giardini
13 Apr 2025 12:03
RAGUSA – Le comunità della provincia di Ragusa si sono raccolte nella preghiera per celebrare la Domenica delle Palme, rito che apre solennemente la Settimana Santa. In tutte le parrocchie del territorio, ricadenti nelle diocesi di Ragusa e Noto, si è rinnovato il gesto della benedizione dei rami d’ulivo, seguito da processioni e messe molto partecipate, segno di una devozione che resta radicata nella vita delle comunità.
A Ragusa, nella chiesa cattedrale di San Giovanni Battista, la celebrazione è stata presieduta dal vescovo monsignor Giuseppe La Placa. Dopo la benedizione dei rami all’esterno della cattedrale, i fedeli hanno preso parte alla processione d’ingresso per poi assistere alla liturgia della Passione. Una celebrazione intensa, che ha visto la partecipazione di numerosi fedeli, famiglie, ministranti e rappresentanti delle confraternite.
«Viviamo questi giorni con la consapevolezza che la speranza cristiana nasce dalla Croce – ha detto mons. La Placa durante l’omelia –. Entriamo nella Settimana Santa per rimettere al centro il mistero della Pasqua, che è vita donata. L’ingresso di Gesù a Gerusalemme, accolto tra le palme, ci ricorda che la fede è una scelta quotidiana, spesso controcorrente, ma capace di cambiare il cuore e la storia».
Anche a Ragusa Ibla, la comunità si è ritrovata per uno dei momenti più sentiti della Settimana Santa. Nel cuore del Giardino Ibleo, tra i viali in fiore e il silenzio della città antica, si è svolto il rito della benedizione delle palme e dei ramoscelli d’ulivo, presieduto dal parroco della chiesa madre di San Giorgio, don Giuseppe Antoci. Tanti i fedeli presenti, uniti dalla preghiera e dal desiderio di avvicinarsi con autenticità al mistero pasquale. Don Antoci ha invitato tutti a vivere con coerenza la fede, cercando di superare, con amore, le piccole e grandi guerre quotidiane. Dopo la benedizione, la processione, accompagnata dal canto dell’Osanna, ha guidato i partecipanti fino al duomo di San Giorgio, dove si è celebrata la messa solenne, che ha registrato una significativa partecipazione. «Questo evento gioioso – ha sottolineato il parroco, indossando il piviale cerimoniale – è l’ingresso nei riti della Settimana Santa: un momento che introduce alla Passione del Signore ma che, allo stesso tempo, ci apre alla speranza della Resurrezione».
Celebrazioni si sono svolte anche nei quartieri e nelle periferie di Ragusa e nella cappella dell’ospedale “Giovanni Paolo II”, dove la comunità si è raccolta attorno ai degenti e al personale sanitario. A Vittoria, Comiso, Modica, Scicli, Pozzallo e nei centri montani come Chiaramonte, Monterosso e Giarratana, i parroci hanno guidato riti che, pur nella sobrietà, hanno coinvolto l’intera popolazione, accompagnando i fedeli nell’inizio del cammino verso la Pasqua.
Nel territorio della Diocesi di Noto – che include diversi comuni della provincia iblea come Modica, Scicli, Ispica e Pozzallo – le celebrazioni si sono svolte con la stessa intensità. In molte parrocchie si è voluto mettere al centro il senso del “camminare insieme”, in continuità con il percorso sinodale che coinvolge tutte le comunità ecclesiali.
Il simbolo dell’ulivo, portato a casa dai fedeli, rappresenta la pace e il desiderio di riconciliazione. Un gesto semplice, che però assume un valore profondo in un tempo storico segnato da inquietudini sociali e fragilità.
Con la Domenica delle Palme, si entra nel cuore dell’anno liturgico: un tempo di silenzio, ascolto e rinnovamento. Le comunità iblee si preparano così a vivere i prossimi giorni, dal Giovedì Santo con la Messa in Coena Domini al Venerdì della Passione, fino alla Veglia di Pasqua, nella quale la luce del cero pasquale romperà le tenebre, annunciando la Resurrezione. ricerca fotografica di Salvo Bracchitta





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