La trentasettesima edizione della Giornata per la vita sarà celebrata, domenica 1 febbraio, anche nella cappella dell’Ospedale Civile all’insegna del motto “Proteggere la vita anche nella sofferenza”. La cerimonia promossa dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, a partire dalle 10, è molto semplice e, allo stesso tempo, molto carica di significati. Durante la santa messa presieduta da don Giorgio Occhipinti, direttore dell’ufficio diocesano, si procederà infatti all’accensione della lampada votiva alla Madonna di Lourdes per i fratelli e le sorelle che in modo tragico ed improvviso sono stati privati dell’inestimabile dono della vita. Interverranno le autorità civili e militari della città. “I bambini e gli anziani costruiscono il futuro dei popoli; i bambini perché porteranno avanti la storia, gli anziani perché trasmettono l’esperienza e la saggezza della loro vita”. Queste parole ricordate da Papa Francesco sollecitano un rinnovato riconoscimento della persona umana e una cura più adeguata della vita, dal concepimento al suo naturale termine. “È l’invito – dice don Giorgio Occhipinti – a farci servitori di ciò che “è seminato nella debolezza”, dei piccoli e degli anziani, e di ogni uomo e ogni donna, per i quali va riconosciuto e tutelato il diritto primordiale alla vita”. Subito dopo la celebrazione, ci sarà la visita ai malati nei reparti con i volontari dell’Avo. Nel pomeriggio della stessa giornata, dalle 15,30 alle 18,30, sono state programmate, invece, le visite agli anziani nelle case di riposo con i componenti dell’ufficio per la Pastorale della salute e della cappellania ospedaliera.