Riceviamo e pubblichiamo una nota da Asp Ragusa in replica alla nota diffusa dal sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, sull’assenza del medico alla Guardia Medica di Pozzallo il 27 dicembre. Ecco la nota testuale: “In merito alla nota diffusa dal sindaco di Pozzallo, on. Roberto Ammatuna, riferita alla sospensione del turno di Guardia Medica nella […]
Dopo 17 ore, approvata la manovra finanziaria all’Ars: più risorse ai Comuni in dissesto e contrasto alla siccità
28 Dic 2024 10:21
Dopo una maratona di 17 ore è stata approvata la manovra finanziaria 2025-2027 da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana che, per il secondo anno consecutivo, evita l’esercizio provvisorio. Il risultato è stato ottenuto dopo una maratona legislativa di oltre 17 ore, culminata con un voto favorevole di 39 deputati contro 20 contrari.
Punti principali
Grazie al voto finale, la Regione Sicilia scongiura il rischio di operare con una gestione finanziaria temporanea, garantendo continuità nell’attuazione delle politiche regionali. Il governo ha integrato nella Finanziaria misure richieste sia dalla maggioranza che dall’opposizione, includendo finanziamenti per Comuni, chiese, enti ecclesiastici e fondazioni, a testimonianza di un accordo condiviso per superare l’impasse politica. Inoltre, 258 lavoratori del Dipartimento dei Beni Culturali saranno assunti a tempo pieno nella Partecipata regionale Sas. Sono stati stanziati 23,4 milioni di euro per l’Ast, l’azienda regionale di trasporto su gomma e trenta milioni in due anni per abbattere gli interessi sui prestiti al consumo, un’iniziativa pensata per sostenere le famiglie in difficoltà. Varate anche misure per incentivare l’aggregazione tra imprese, favorendo lo sviluppo economico del territorio. Rimandata la semplificazione burocratica nella Zona Economica Speciale (ZES) unica, con l’impegno di trattare il tema in un apposito disegno di legge.
La dichiarazione di Schifani
«Con la legge di Stabilità, superiamo un’altra pagina di precariato, variamo misure per la crescita del tessuto economico siciliano e per sostenere i consumi, prevediamo investimenti contro la crisi idrica e stanziamo importanti risorse, a vario titolo, a favore degli enti locali». Così il presidente della Regione, Renato Schifani, annuncia alcuni dei principali capisaldi della manovra finanziaria votata oggi dall’Assemblea regionale siciliana. Il parlamento ha votato tre documenti contabili con un valore globale che si attesta attorno a 950 milioni di euro: la legge di Bilancio, la legge di Stabilità e il collegato prodotto dalle norme proposte nel maxi-emendamento del governo e del parlamento.
«Oggi – sottolinea Schifani – governo e parlamento conseguono un obiettivo storico: dopo oltre 20 anni la manovra viene approvata entro il 31 dicembre e ancora prima di quella nazionale. Viene evitato, per il secondo anno consecutivo, il ricorso all’esercizio provvisorio, ma anche alla gestione provvisoria, che erano diventati una consuetudine. Si tratta di un risultato fortemente voluto dal mio governo che conferma la nostra volontà di rafforzare il percorso di affidabilità della Regione nei confronti dei cittadini, delle imprese e degli enti locali. Al conseguimento di questo risultato hanno lavorato tutti i deputati di maggioranza e di opposizione e in particolare l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino con i suoi uffici, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e il presidente della commissione Bilancio Dario Daidone. A loro va il mio personale ringraziamento».
Negli ultimi 25 anni, Bilancio e legge di Stabilità sono stati approvati entro l’anno solamente in altri due esercizi finanziari, nel 2004 e nel 2005.
La posizione del Movimento Cinque Stelle
“Come Movimento 5 Stelle siamo soddisfatti nell’aver indirizzato la finanziaria regionale verso tre direttrici a nostro avviso fondamentali per la qualità della vita dei siciliani, ovvero abbiamo contribuito a sbloccare liquidità per i Comuni in dissesto, alle categorie fragili ed a contrastare l’emergenza siccità. Anche grazie al lavoro delle opposizioni, siamo riusciti a far approvare la norma entro il 31 dicembre, scongiurando disagi per i cittadini”. Lo dichiara il vice presidente dell’ARS e Coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola a margine della manovra finanziaria approvata nella prima mattinata dopo 18 ore di lavori.
“Grazie ad una nostra proposta – afferma il deputato M5S Nuccio Di Paola – l’iniziale stanziamento di 1,2 milioni previsto per questi enti è stato portato a dieci milioni. Inoltre abbiamo incluso tutti i comuni che vanno dagli zero ai 100 mila abitanti. Si tratta di una cifra che permetterà loro di cominciare a pianificare l’operazione di rientro dal dissesto e tirare un grossissimo sospiro di sollievo”.
“Per quanto attiene alle categorie fragili – prosegue Di Paola -siamo riusciti a far finanziare per il terzo anno un contributo complessivo di 250 mila euro a chi necessita di parrucche oncologiche. Siamo riusciti inoltre a dare una risposta concreta alla crisi idrica attraverso la possibilità del riutilizzo delle acque reflue in agricoltura ed ancora di sbloccare finanziamenti per completare gli impianti di depurazione. Insomma risposte concrete che, sebbene da forza di opposizione, possono migliorare la vita dei siciliani” – conclude Di Paola.
Contributo alle tv locali per il passaggio al 5G. Campo (M5S): “Aiuto fondamentale per evitarne la chiusura”
Trecentomila euro per sostenere il passaggio al 5G delle emittenti televisive locali, attualmente operanti nell’area tecnica 17 di secondo livello. Lo prevede una norma a firma della deputata M5S Stefania Campo, contenuta nel maxiemendamento alla finanziaria.
“Il mio emendamento, per la verità – dice la parlamentare – prevedeva uno stanziamento doppio rispetto a quello finanziato, vuol dire che riproporrò un nuovo finanziamento in una delle prossime variazioni di bilancio. Le emittenti locali vanno assolutamente aiutate in questa difficile fase di transizione al nuovo sistema, nella quale sono costrette ad affrontare costi maggiori, a fronte di ritorni pubblicitari sicuramente insufficienti. La chiusura di queste realtà è da scongiurare a tutti i costi, non solo per salvare importanti posti di lavoro, ma anche per garantire l’informazione territoriale e localistica che soltanto le tv locali sono in grado di assicurare”.
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