Rivive a Chiaramonte Gulfi la tradizionale cena di San Giuseppe dopo decenni di oblio. Quest’anno, grazie all’interessamento del parroco, Don Graziano Martorana, con il coinvolgimento dell’associazione femminile “8 marzo” e della parrocchia di San Nicola, sono state realizzate due tradizionali cene allestite presso la sede dell’associazione e nei locali dell’ex museo dei cimeli storici.
La tradizione delle cene di San Giuseppe, in Sicilia, si perde nella notte dei tempi. Originariamente, le tavole venivano imbandite sia per ricordare la fuga dall’Egitto della Sacra Famiglia, sia per aiutare gli indigenti. Nelle cene si trovano alcuni elementi tipici: il pane artistico di San Giuseppe, che ne rappresenta il volto e il bastone, ma anche dolci, torte, carciofi, finocchi, e altre verdure.
Domani, alle ore 19.30, sarà effettuata l’asta pubblica che prevede la vendita di questi piccoli capolavori della gatronomia siciliana. Il ricavato sarà donato alla chiesa che si farà carico di dare così un sostegno alle famiglie in difficoltà economica. Anche i doni invenduti saranno sempre regalati a chi in questo momento vive un momento di difficoltà.