Dopo la “spy story” del Movimento 5 Stelle, parla l’ex grillina Manuela Nicita: “Le registrazioni che inchiodano un movimento lontano dalla base”

26 Apr 2018 12:22

“Sono forse una delle poche persone che non si è stupita per lo scandalo politico scoppiato in questi ultimi giorni nei Cinque Stelle ragusani. E lo dico a ragion veduta visto che avevo militato nel movimento. E però, in tempi non sospetti, avevo avvertito presenze strane che avevano minato il rapporto con la base, aspetti che, adesso, stanno venendo fuori in tutta la loro virulenza”. A denunciarlo è la consigliera comunale Manuela Nicita, grillina della prima ora e che, altrettanto in anticipo sui tempi, aveva abbandonato il movimento rendendosi conto che lo stesso non stava più rispettando i principi fondanti del M5s. “Oggi, lo dico a scanso di equivoci di ogni tipo dal punto di vista politico – continua Nicita – sono felicemente approdata nella Lega di Salvini ma non posso fare a meno di ribadire che, a suo tempo, l’avevo detto. Sono stata, purtroppo, facile profeta perché tutte le buone intenzioni che erano state professate purtroppo finivano per risolversi nel nulla. Quello che adesso emerge dal caso delle registrazioni intercettate nei Meetup è la realtà di un movimento dove si trama, si ordisce, si complotta per fare fuori l’avversario di una corrente diversa. Peggio di quello che accadeva nei partiti della Prima Repubblica così avversati dai Cinque Stelle senza accorgersi che, anche qui a Ragusa, si stanno comportando in maniera analoga se non più negativa. E’ questa, purtroppo, la triste realtà che sta venendo fuori e che dovrebbe fare interrogare tutti i ragusani: con quale tipo di persone, dal punto di vista politico, hanno avuto a che fare? Una delusione che mi ha colpito a suo tempo, e che naturalmente ho già smaltito, e che, però, è la stessa che adesso sta facendo porre seri interrogativi a tutti gli elettori dei pentastellati in città dopo avere valutato che, a proposito di democrazia interna, c’è molto, ma davvero molto, da desiderare, almeno da parte di chi continua a professare onestà in ogni situazione”.

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