La Festa dell’Immacolata assumerà in questo 2010, per la città di Ragusa, un significato particolare. Dopo quasi sette anni, come chiarisce anche il rettore della chiesa di San Francesco all’Immacolata, padre Pietro Floridia, parroco del duomo di San Giorgio, la festa ritorna ad essere celebrata “nel tempio che i nostri padri hanno innalzato in onore della Vergine Madre di Gesù e che l’Unesco, riconoscendo la sua preziosità artistica, ha dichiarato patrimonio dell’Umanità”. Dal 29 novembre all’8 dicembre una serie di manifestazioni religiose esalteranno questo avvenimento atteso con tanta trepidazione dai fedeli non solo dell’antico quartiere di Ragusa ma dell’intera comunità cittadina. “Se l’arte sacra evoca e glorifica, nella fede e nella adorazione, il mistero trascendente di Dio, cioè la bellezza eccelsa di verità e di amore, che risplende sul volto di Cristo – aggiunge padre Floridia – i cristiani ragusani, in questo tempio, come in un prezioso scrigno, vogliono contemplare, con gli occhi della fede, ben di più: la Vergine Immacolata, riflesso della Bellezza di Cristo che salva il mondo”.
Il primo atto di questo corpo di celebrazioni ricco di antiche tradizioni è previsto per lunedì 29 novembre. Alle 17, nella chiesa di San Tommaso, sempre a Ibla, dopo il Ss. Rosario, le litanie cantate e il canto dello Stellario, il rettore, padre Floridia, presiederà una santa messa. Al termine, il simulacro dell’Immacolata, che per tutti questi anni è stato ospitato nella chiesa di San Tommaso, verrà portato processionalmente nella chiesa di San Francesco all’Immacolata seguendo questo percorso: corso XXV aprile, Giardini iblei, via Tenente La Rocca, piazza Chiaramonte e arrivo nel tempio riaperto da qualche giorno. “Considerata l’eccezionalità dell’evento – affermano i componenti del comitato dei festeggiamenti – è stato predisposto, per queste giornate, un programma più ricco degli altri anni, con una serie di iniziative ricreative destinate ad animare la parte del quartiere attorno alla chiesa di San Francesco all’Immacolata. Per tutti noi è un grande e importante momento che vogliamo vivere con la dovuta intensità”. (lc.)