DORMIRE DENTRO UNA SERRA

Dormire sotto le serre non e’ il meglio che si possa fare , tra furti e rapine  e l’ansia dentro i cuori.

Un popolo umiliato, le famiglie nel disagio, la schiavitu’ e’ questa.
Quello che sta accadendo nelle nostre campagne sfugge alle annotazioni dei cronisti e della poltica salottiera e naticante, ma rappresenta veramente la realta’ di una popolazione abbandonata al caos e alla insicurezza che regnano sovrani.

Centinaia, forse migliaia di lavoratori e di serricoltori, dopo una giornata di duro lavoro, sono costretti a vegliare dentro le loro serre. Dormono persino dentro le serre, proteggendosi alla meglio con asce e bastoni, chi non ha un’arma autorizzata per proteggersi.

Dormono in campagna, con gli occhi aperti, per difendere quel poco di bene che sono le piantine, appena seminate, o la plastica, appena comprata.

So di contadini settantenni che hanno postato una branda dentro la serra.

Un intero popolo che difende la propria fatica; e cio’ e’ umiliante e fa schifo perche’ vuol dire che la legalita’, per loro, non e’ solo uno slogan  ma e’ la paura degli assalti di ladri e grassatori.

E poi, quando il prodotto sara’ maturo, guai se i prezzi salgono, perche’ allora dovranno fare altrettanto per proteggere il frutto del loro lavoro.

La politica e’ assente, lontana.
Ma le sofferenze sono ormai insostenibili.

Lo Stato, dove e’ lo Stato? Non sono forse anche loro cittadini che pagano le tasse, questi che dormono, a 70 anni, dentro le serre, per proteggere dai ladri piantine e plastica, per resistere alle trombe d’aria e ai furfanti che li assediano?

Non e’ un problema che possa essere ribaltato sulle Forze dell’Ordine: molti sono in servizio, giustamente, per salvare dai naufragi i poveri immigrati, e quei pochi che ci sono in servizio nel territorio fanno il loro dovere dignitosamente e anzi piangono con i contadini la desolazione dell’abbandono.

Loro fanno il possibile, ma sono insufficienti, poche unita’: il problema e’ nascosto nelle sedi istituzionali  si fa finta di niente.

E cio’ e’ intollerabile.

Chiedo la convocazione del Comitato per l’ordine pubblico, aperto ai Capi gruppo consiliari  sul tema della sicurezza nelle campagne, sull’emergenza di queste livide notti insonni, passate nel presagio di assalti e di rapine.

Chiedo la convocazione urgente del Consiglio comunale.

E’ questa una specie di schiavitu’ che ci umilia perche’ e’ la resa di fronte alla criminalita’ a cui hanno ridotto questo territorio.

Ai giovani rivolgiamo questo appello: difendete la Vostra citta’, difendete i vostri affetti, i vostri genitori, il vostro futuro.
Schieratevi, prendete parte, lottate per cacciare questo male oscuro che travolge la vita e il lavoro delle vostre famiglie, delle nostre famiglie.