La Vergine Maria, al termine della sua vita terrena, è stata assunta in corpo ed anima alla gloria del Cielo. La Chiesa, durante questa festa, lancia a tutti un forte appello perché al materialismo imperante sia data una forte risposta con una riaffermata e responsabile spiritualità della vita. Ecco perché ne viene fuori una celebrazione intima, spirituale e ontologica. Ha contemplato la partecipazione di numerosi fedeli, ieri sera, vigilia di Ferragosto, sino quasi a mezzanotte, il rito del Transito, vale a dire la Pasqua della Beata Vergine Maria, tenutosi nella chiesa di Santa Maria di Betlem nel contesto dei festeggiamenti della “Dormitio Mariae”. L’appuntamento religioso si è rivelato tra i più seguiti dell’agosto modicano, con una presenza di fedeli di molto superiore a quella dello scorso anno, segno che la rievocazione voluta dal parroco, don Antonio Maria Forgione, da sette anni a questa parte, ha cominciato a lasciare il segno non solo tra la comunità dei fedeli della parrocchia ma anche tra quelli di altre chiese cittadine che venerdì sera hanno partecipato all’evento. Prima della celebrazione eucaristica, il rito dell’accensione della luce, a simboleggiare il trionfo del bene sul male, e quello della svelata, con i portatori che hanno liberato il simulacro della “Dormitio” dal velo che lo aveva ricoperto sin dalla sera precedente. La santa messa è stata presieduta dal reverendissimo canonico Luigi Vizzini, rettore del seminario di Noto e vicario episcopale per il clero e l’amministrazione diocesana. “La Dormitio – ha detto don Vizzini nella sua omelia – è un canto alla vittoria di Cristo sulla morte. Cristo ha vinto la morte. E proprio durante la celebrazione dell’Assunzione di Maria in cielo siamo chiamati a riflettere sul livello e sullo spessore della nostra fede, siamo chiamati ad essere testimoni fervorosi di Cristo. Oggi abbiamo a che fare con un mondo che sembra essere sempre più imbarbarito, che si allontana dalla verità, preda della superbia e della vanagloria, un mondo che ha perso il gusto della vita. La Dormitio ci ricorda che il nostro destino non è la morte bensì la vita”. Al termine della celebrazione, la processione dell’Arca santa reliquiaria e del simulacro della Dormitio Mariae che si è mossa, preceduta da una lunga fiaccolata, dalla chiesa lungo via Marchesa Tedeschi. Sotto il baldacchino, è stato don Vizzini a recare la reliquia della Madonna, affiancato da don Forgione. La processione è proseguita per corso Umberto sino ad arrivare in piazza Corrado Rizzone dove è stato possibile assistere ai fuochi pirotecnici. Prima del rientro in chiesa, in piazza Monumento, proprio di fronte a palazzo di Città, il vicesindaco Giorgio Linguanti, che già aveva preso parte al rito religioso, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Modica, ha letto la preghiera alla Madonna per fare in modo che la città possa di nuovo essere affidata al suo manto protettivo. Subito dopo, la processione ha fatto rientro nella chiesa di Santa Maria di Betlem. Oggi, intanto, alle 19, si terrà la santa messa in suffragio dei giovani defunti i cui nomi saranno ricordati e affidati all’intercessione della Madonna Assunta in cielo. Domenica 23 agosto, dopo la santa messa delle 19, il rito della reposizione del simulacro della Vergine e dell’urna reliquiaria nelle rispettive cappelle.