Due colpi alla testa e al cuore: il giallo dell’omicidio Russo si tinge di silenzi inquietanti

Hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere i parenti di Alex Ventura, il 29enne accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, per avere ucciso la sera del 27 febbraio 2024 in via IV Aprile a Vittoria il 22enne Giovanni Russo. Due colpi di fucile, uno alla testa e uno al cuore, a distanza ravvicinata. Oggi in Corte d’Assise di Siracusa, nel processo sono stati chiamati a deporre la madre e il padre, la compagna e il suocero di Ventura ma hanno scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere; sono state però acquisiti i verbali di sommarie informazioni già assunte. È stato invece sentito un militare che ha partecipato alle indagini. La prossima udienza sarà dedicata alla audizione di un teste di polizia giudiziaria che si occuperà di relazionare sull’acquisizione delle immagini di alcune telecamere a circuito chiuso. Calendarizzata anche l’udienza successiva in cui probabilmente emergeranno altri elementi dalle intercettazioni – all’epoca disposte dalla Procura iblea -, e che sono state oggetto di un incarico peritale per la produzione delle trascrizioni. Secondo quanto emerso dalle testimonianze in dibattimento, il movente sarebbe da individuare in un alterco che avrebbe avuto origine qualche anno fa. Russo avrebbe chiesto una sigaretta a Ventura che gliel’aveva negata; si sarebbe arrivati alle mani e Ventura – ma si tratta di fatti riferiti – avrebbe “promesso” vendetta. Poi, secondo quanto ricostruito in fase di indagine, la vittima e l’omicida, si sarebbero incontrati per caso davanti all’abitazione di Ventura. Un diverbio. A distanza di poco tempo, Ventura, che è difeso dall’avvocato Santino Garufi, avrebbe preso un fucile e sparato a Russo due colpi fatali per poi darsi alla fuga, liberarsi del fucile e consegnarsi dopo qualche ora, ai carabinieri di Vittoria. La famiglia di Russo si è costituita parte civile attraverso un nutrito collegio di avvocati composto da Maurizio Catalano, Raffaele Catalano, Biagio Giudice, Francesco Villardita, Antonino Villardita, Dario Galilei, Valeria Crispi, Annalisa Ferlisi e Marco Comitini.

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