Ragusa: “Città dove l’economia arretra; demagogia e populismo animano le folle per rivoltarne il consenso contro altri livelli di governo per sviare l’opinione pubblica dalle vicende comunali. Una maggioranza che difende le scelte più insostenibili. Una città in cui l’opposizione inizia a tingersi di arancio. Grande Sud, conosce la struttura del “bilancio comunale” e la sua solidità non si è potuta abbattere come si dipinge in un solo anno. Gestione dei cimiteri, strisce blu, cooperative sociali per la gestione dei servizi, patrimonio immobiliare, raccolta differenziata, mercati rionali, politiche per turismo sono settori che rivoluzioneremo per la rinascita della città. Non esiste un humus di pensiero politico innovativo sul piano economico che ha attecchito e quindi, oltre a rinnovare il parco politico, una sfoltita la si deve anche a qualche presenza antica nella burocrazia dell’ente rivalutando le seconde linee spesso ingiustamente in ombra. Non basta l’autocritica che fa il gruppo consiliare dell’UDC, se non si traduce in azione concreta non con atti d’indirizzo, ma con emendamenti al bilancio. Sentiamo parlare di valorizzare gli immobili e censire il patrimonio immobiliare, cose che noi – oggi Grande Sud – abbiamo attivato ma non si è andati oltre. Gli oltranzisti della difesa spasmodica a questa amministrazione, non parlano di cose concrete e si limitano ad beffeggiare chi non la pensa come loro; c’è poco da beffeggiare e noi che siamo opposizione, stigmatizziamo le parole del consigliere che pensa di essere il sindaco di San Giacomo, quando parte del patrimonio immobiliare di quella frazione, se verrà utilizzato per le esigenze in loco, lo si deve all’elenco e a un piano di valorizzazione che ha un nome e una paternità consiliare “Frasca”. Come si fa a non stigmatizzare le parole della Presidenza del Consiglio Comunale che dall’alto della poltrona pericolante sentenzia: “chi si loda si sbroba”. Certo il Presidente del Consiglio Comunale non può infatti sbrodolarsi per nulla, perché ha poco da farsi lodare e farebbe meglio a pensare a rivedere per il periodo della sua presidenza e prima, le modalità con cui sono state fruite le 36 ore mensili della legge 30. La nostra forza sta “nei fatti”. Noi che siamo stati sempre nell’animo e nello spirito un po’ grilli parlanti, immaginiamo che la maggioranza ha voglia di godersi questo ultimo scorcio di mandato – anche se non crediamo alle dimissioni di nessuno. Una maggioranza che vive nell’ovatta e si crede detentrice unica del potere per far diventare Ragusa grande di nuovo… ma, Ragusa, non era già grande?!!.. Anche a noi, confessiamo, certe volte sembra di vivere in un film della trilogia dove Keanu Reeves svegliandosi dallo stato comatoso e di torpore indotto, liberava gli umani. A Ragusa, la maggioranza si accorgerà troppo tardi che forse vive in “MATRIX”.