L’atteggiamento burbero, arrogante e provocatorio messo in atto dal sindaco Dipasquale nei confronti del PD e l’inutile corsa del primo cittadino a dare pagelle di merito ai consiglieri di opposizione nel tentativo scomposto di creare lacerazioni all’interno del nostro partito, sono tipici di colui che sa di essere in difficoltà e utilizza tentativi di piccineria politica pur di riuscire a mettersi in evidenza. Con i suoi metodi antidemocratici, molto simili e parecchio degni del leader che lo rappresenta a livello nazionale, Dipasquale non accetta il confronto politico in aula, offende chi dissente dalle sue monarchiche posizioni e in complicità con il Presidente del consiglio La Rosa interviene quando vuole in barba ad ogni regola, massacrando la minoranza consiliare non con argomenti politici ma con offese personali ad alcuni consiglieri, uno su tutti il segretario del nostro partito.
Il PD è stato, è e rimane alternativo al populismo del sindaco Dipasquale confermando un’opposizione dura e pura, senza fraintendimenti su singole posizioni di singoli soggetti più o meno disponibili a condividere i metodi di chi utilizza l’arroganza e l’offesa per delegittimare i suoi avversari. Il coordinamento cittadino del PD di Ragusa boccia senza se e senza ma il contenuto della quarta relazione annuale del sindaco Dipasquale che, qualora ve ne fosse bisogno, conferma un aumento spropositato delle tasse locali (spazzatura +100% , acqua +100% , addizionale Irpef +600% e altro) per 14 milioni di euro, che equivalgono a circa 1.000 euro a famiglia; un centro storico ghettizzato e abbandonato, uno sviluppo urbanistico in aree cosiddette PEEP su verde agricolo che viene programmato su un dimensionamento di oltre 100.000 abitanti. I servizi per questi fantomatici centomila dovranno però essere mantenuti dalle tasse dei soliti 72.000 di oggi, a vantaggio di pochi imprenditori. Denunciamo inoltre:
l’assenza di progettazione reale e la presenza nella relazione di opere annunciate ma mai realizzate – Teatro Marino, biblioteca civica, pista di pattinaggio, riqualificazione di via Roma, arredo urbano di piazza san Giovanni, parcheggio di piazza Stazione e altri parcheggi; una drastica riduzione delle risorse destinate ai servizi sociali con l’invenzione della cosiddetta “social card” – equivalente alla tessera di povertà dell’era fascista – in sostituzione al sussidio assegnato alle famiglie svantaggiate; una refezione scolastica partita con 2 mesi di ritardo; l’assenza di una reale programmazione sulle politiche del lavoro (drammatici sono i dati sull’occupazione in città), con l’amministrazione costretta a rifare un nuovo bando per riassegnare i lotti artigianali non utilizzati (oltre 30), a dimostrazione del fatto che in 4 anni l’assessorato allo sviluppo economico non è stato in grado di sostenere le imprese in difficoltà attraverso finanziamenti in conto interessi, come più volte sollecitato dal PD.
Inoltre vogliamo portare all’attenzione pubblica un fatto di qualche giorno fa: l’approvazione in consiglio comunale, su indicazione dell’amministrazione, di un atto che dà la possibilità di affidare i cottimi appalto solo alle imprese ragusane, in barba alle più elementari leggi europee in materia di appalti ed in contrasto con i pareri contrari del segretario generale e del dirigente, pur di fare propaganda ingannando imprese e associazioni di categoria. Per concludere Ragusa oggi è un Comune non più in grado di poter pagare debiti verso fornitori e stipendi ai dipendenti contemporaneamente (cosa mai accaduta nel nostro ente), per colpa di un sindaco sprecone che addossa la colpa ai mancati trasferimenti da Stato e Regione, omettendo di dire che i 14 milioni di euro incassati con nuove tasse locali sarebbero stati sufficienti ad evitare l’azzeramento delle casse comunali con una gestione più responsabile della cosa pubblica al posto della dilapidazione delle risorse finanziarie (fondo di riserva compreso) in compartecipazioni, feste e sagre paesane a vantaggio dei soliti noti.
Dipasquale ci consegna una città bloccata che non appalta opere pubbliche (come affermato dall’Anci provinciale più volte), che tiene bloccati 25 milioni di euro della legge 61/81 per mancanza di progetti, ma, bisogna ammetterlo, con qualche rotatoria in più ed un nuovo lungomare! Per tali ragioni il coordinamento cittadino del PD con questo documento boccia l’operato del sindaco Dipasquale in questi 4 anni e mezzo di amministrazione e, assieme a tutti i partiti politici, le associazioni e la società civile che non si riconoscono nel populismo di questo sindaco, sulla base di programmi condivisi lavorerà per dare un governo sano e all’altezza di una città come Ragusa.