Alla Regione siciliana è nato il DDL “anti-crack”, un problema che sta diventando preoccupante in alcune zone della Sicilia. L’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente della Sicilia, Giusi Savarino, ha espresso soddisfazione per la recente copertura finanziaria di 11,2 milioni di euro destinata a sostenere il disegno di legge regionale contro le dipendenze, un’iniziativa fortemente voluta dal presidente Renato Schifani.
Savarino ha sottolineato l’importanza di questa norma, che si propone di proteggere i giovani e supportare le loro famiglie nella lotta contro la droga. Ha inoltre ricordato il suo impegno personale contro le dipendenze sin dall’inizio della sua carriera e ha elogiato la Sicilia per essere una delle prime regioni a dotarsi di una legge così innovativa. Il disegno di legge è stato promosso dall’intergruppo parlamentare dell’Assemblea Regionale Siciliana (Ars) focalizzato sul consumo di droghe tra gli adolescenti. Savarino si augura che il provvedimento prosegua rapidamente verso l’approvazione definitiva.
Il crack è una forma di cocaina trattata chimicamente, solitamente sotto forma di cristalli o “sassi”, che viene fumata per ottenere un’azione rapida e intensa. Il suo nome deriva dal suono “scricchiolante” che produce quando viene surriscaldato. È stato originariamente sviluppato come una soluzione per i cocainomani cronici, poiché l’assunzione nasale prolungata di cocaina può distruggere i tessuti nasali. Tuttavia, invece di agire come un sostituto meno dannoso, il crack ha causato dipendenze ancora più potenti.
Una delle caratteristiche più pericolose del crack è la dipendenza estremamente rapida e intensa che induce, sia a livello psicologico che, in parte, fisico. L’inalazione del fumo offre una salita di euforia e stimolazione in pochi secondi, ma gli effetti sono di breve durata (tra i 3 e i 15 minuti), seguiti da un “down” devastante che induce ansia, depressione e un forte desiderio di assumere nuovamente la droga (craving).
Il consumo prolungato di crack può portare a gravi cambiamenti psicologici e comportamentali, tra cui stati di paranoia, allucinazioni, aggressività e alienazione sociale. Possono verificarsi anche complicanze fisiche mortali, come arresti cardiaci, respiratori, ictus e infarti, con un rischio di overdose che può essere letale anche con una dose relativamente bassa.