Con novanta nidi la Sicilia è prima nella classifica delle Regioni italiane dove si stanno registrando le ovodeposizione delle mamme tartarughe. L’isola è seguita dalla Calabria con 62, dalla Campania con 48 nidi, dalla Puglia con 37 nidi. Il numero scende di parecchio partendo dal Lazio e dalla Toscana dove sono state contate solo otto nidificazioni per continuare alla Basilicata con tre sole ovodeposizioni, la Liguria due e Marche e Molise con un nido ciascuno. Complessivamente in tutta Italia si contano 260 nidificazioni ma il numero è destinato a salire di parecchio se i ritmi di questi giorni, nelle coste siciliane, dovessero continuare.
Proprio nelle coste siracusane si contano circa quaranta nidificazioni mentre venti sono le ovodeposizioni nelle spiagge iblee. Questi i numeri delle nidificazioni ad oggi. Ma i numeri sono pronti a salire. Intanto comincia il conto alla rovescia per vedere la prima luce. Scientificamente si continua nell’aggiornamento su una materia, quella della salvaguardia e della nidificazione delle tartarughe caretta-caretta che sono gli esemplari marini: nell’arco di una stessa stagione riproduttiva, ogni femmina depone circa 4 nidi, scavando una buca a forma di fiasco sulla spiaggia, ognuno contenente in media 100 uova. La deposizione dura mediamente 2 h. L’intervallo tra deposizioni successive è denominato internesting ed ha una durata di 12-16 giorni circa – spiegano gli esperti – le uova vengono incubate dalle alte temperature della sabbia; la durata dell’incubazione, cioè il periodo compreso tra la deposizione delle uova e la loro schiusa, varia tra le diverse aree di nidificazione, in genere dai 40 ai 90 giorni, e dipende dalla temperatura della sabbia.