Cronaca

E’ morto l’ex presidente USA Jimmy Carter: aveva 100 anni

E’ morto all’età di 100 anni, Jimmy Carter, il 39º presidente degli Stati Uniti. La sua presidenza, dal 1977 al 1981, è stata caratterizzata da eventi significativi, tra cui l’accordo di Camp David del 1978 tra Egitto e Israele, che ha portato a un trattato di pace storico. Tuttavia, la crisi degli ostaggi in Iran ha influenzato negativamente la sua popolarità, contribuendo alla sua sconfitta nelle elezioni del 1980.

Dopo la presidenza, Carter ha dedicato la sua vita a iniziative umanitarie e diplomatiche, fondando il Carter Center nel 1982 e ricevendo il Premio Nobel per la Pace nel 2002 per i suoi sforzi in favore dei diritti umani e della democrazia.

La sua morte segna la fine di un’era, lasciando un’eredità di impegno per la pace e la giustizia sociale.

Chi era Jimmy Carter

Jimmy Carter, nato nel 1924 in una famiglia di contadini della Georgia, ha incarnato l’ascesa di un outsider politico capace di sfidare l’establishment. Figlio di un coltivatore di arachidi, ha fatto leva sulle sue radici umili e sulla promessa di onestà e competenza per conquistare la fiducia degli elettori. Governatore della Georgia dal 1971 al 1975, si è fatto conoscere come un politico riformista e pragmatico.

Nel 1976, Carter ha vinto le elezioni presidenziali battendo l’uscente Gerald Ford. La sua campagna elettorale si è focalizzata sul superamento del clima di sfiducia che aveva avvolto gli Stati Uniti dopo la guerra del Vietnam e lo scandalo Watergate, offrendo una visione di rinnovamento morale e politico.

Tuttavia, la sua presidenza (1977-1981) è stata segnata da grandi sfide, come la crisi degli ostaggi in Iran, che ha compromesso il suo secondo mandato. Sconfitto da Ronald Reagan nel 1980, Carter ha trasformato il periodo post-presidenziale in una nuova missione di vita.

Nel 1982 ha fondato il Carter Center, un’organizzazione dedicata alla promozione della sanità, della democrazia e dei diritti umani. Questo impegno globale gli è valso il Premio Nobel per la Pace nel 2002. Con il Carter Center, Carter ha lavorato per eliminare malattie come il verme della Guinea, monitorare elezioni in tutto il mondo, e promuovere la risoluzione dei conflitti.

Critico delle politiche estere degli Stati Uniti, ha denunciato le guerre in Medio Oriente, il trattamento riservato alla Palestina da parte di Israele e l’isolamento della Corea del Nord. Questa voce controcorrente ha definito la sua eredità come un uomo di pace e giustizia, capace di usare la sua influenza per migliorare il mondo anche ben oltre il suo mandato presidenziale.