Ecco i vincitori del XII Vittoria Peace Film Fest

La dodicesima edizione del Vittoria Peace Film Festival si è conclusa con l’assegnazione dei prestigiosi premi, celebrando il cinema come strumento di riflessione su tematiche universali legate alla pace, ai diritti umani e all’inclusione sociale. Ecco i vincitori e le motivazioni dei riconoscimenti assegnati:

Premi principali

Miglior Lungometraggio: La bambina segreta di Ali Asgari
Motivazione: Per la capacità di raccontare l’odissea personale di una donna, riflettendo la repressione femminile e la negazione delle libertà nella società iraniana contemporanea.

Premio Speciale della Giuria – Lungometraggi: La storia di Souleymane di Boris Lojkine
Motivazione: Per la narrazione incisiva e priva di retorica del dramma dei migranti, supportata da una regia che richiama il cinema neorealista.

Miglior Documentario: Balucu di Martina Giannone
Motivazione: Per l’affresco vivido e umano che racconta la festa della Cavalcata di San Giuseppe a Scicli attraverso volti, tradizioni e dettagli suggestivi.

Premio Speciale della Giuria – Documentari: Nella mia zona di Davide Vigore
Motivazione: Per il racconto dei sogni di due giovani che lottano per superare i confini delle loro realtà.

Miglior Cortometraggio: La mort di Jesús Martínez “Nota”
Motivazione: Per l’ironica e intima esplorazione del tema della morte nel rapporto tra madre e figlia.

Premio Speciale della Giuria – Cortometraggi: Just Kids di Alessandro Riconda
Motivazione: Per aver trasformato un confronto sportivo in un messaggio universale su parità di genere, violenza maschile e lotta agli stereotipi.

Premi speciali della Direzione Artistica

Premio Green “Cinema per l’ambiente”: Afrin – Nel mondo sommerso di Angelos Rallis
Motivazione: Per l’eccezionale fotografia e la denuncia della crisi climatica, combinata con la celebrazione della resilienza della natura e l’attenzione ai Paesi più colpiti.

Menzione speciale: Hawala di Enis Mulè e Sabah Benziadi
Motivazione: Per una sceneggiatura originale e una regia attenta nel raccontare con empatia le esperienze dei migranti, con un collegamento al territorio vittoriese.

Premio Sebastiano Gesù “Cinema per la pace”: La storia di Souleymane di Boris Lojkine
Motivazione: Per il ritratto realistico e toccante di un giovane migrante schiacciato dalla burocrazia e dal pregiudizio, con una regia essenziale e trasparente.

Premio Tullia Giardina “Sceneggiatura per la pace”: Il maestro che promise il mare di Patricia Font
Motivazione: Per il racconto di un insegnante innovativo che, durante un’epoca di repressione, valorizzò la creatività e il pensiero critico dei suoi studenti, ispirandosi a una storia vera.

Un festival che celebra il cinema impegnato

Il Vittoria Peace Film Festival si conferma come un importante appuntamento culturale, capace di valorizzare opere cinematografiche che affrontano con sensibilità e profondità temi cruciali per il nostro tempo.

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