Ragusa si fa notare per la qualità dell’aria, ma il Sud Italia continua a faticare in termini di performance ambientali. È quanto emerge dal rapporto Ecosistema Urbano 2024, redatto da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, che analizza 106 capoluoghi di provincia. Nella classifica generale, a dominare sono ancora una volta le città del Nord, con Reggio Emilia al primo posto, seguita da Trento e Parma. Mentre Ragusa si colloca tra le città con una buona qualità dell’aria, il resto del Meridione presenta risultati meno incoraggianti.
Il rapporto evidenzia un aspetto positivo per Ragusa, che si distingue per la qualità dell’aria, considerata “buona” grazie alla ridotta incidenza di PM10, una delle principali cause di inquinamento atmosferico. Un risultato incoraggiante per il capoluogo ibleo, che si trova in una regione che storicamente ha affrontato sfide ambientali complesse.
Tuttavia, mentre Ragusa mostra segnali di miglioramento, altre città del Sud restano indietro. Catania, ad esempio, occupa l’ultima posizione della classifica, preceduta da Reggio Calabria e Crotone, che condividono i gradini più bassi della graduatoria. In generale, ben otto capoluoghi del Sud si trovano nelle ultime dieci posizioni, evidenziando il divario sempre più marcato tra Nord e Sud in termini di performance ambientali.
Sul podio della classifica nazionale troviamo Reggio Emilia, che ha scalato ben quattro posizioni rispetto all’anno scorso, conquistando il primo posto grazie alla sua eccellente gestione della raccolta differenziata, che ha raggiunto l’83,8%, e alla sua ampia rete ciclabile, con oltre 48 metri di piste ciclabili ogni 100 abitanti. Trento e Parma seguono a breve distanza, consolidando il primato del Nord Italia in materia di sostenibilità.
L’Emilia Romagna si conferma la regione più virtuosa, con ben quattro capoluoghi nella top ten: oltre a Reggio Emilia e Parma, spiccano anche Forlì (quinta) e Bologna, che ha fatto un salto notevole passando dalla 24esima alla 8ª posizione, grazie ai miglioramenti nella raccolta differenziata e nei trasporti pubblici.
Se il Nord può vantare città modello come Reggio Emilia, al Sud la situazione è ben diversa. Catania chiude la classifica al 106º posto, preceduta da Reggio Calabria (105º) e Crotone (104º). Anche Palermo e Napoli non brillano: la prima si piazza al 102º posto, mentre Napoli scende al 103º, dimostrando che la strada verso una gestione più sostenibile è ancora lunga.
Tra le poche note positive per il Mezzogiorno spicca Cosenza, che si posiziona al 13º posto, e Cagliari, che raggiunge il 24º posto. In particolare, L’Aquila si distingue per la qualità dell’aria, risultando la migliore città italiana per la ridotta incidenza di PM10.
La classifica di Ecosistema Urbano 2024 fotografa chiaramente la situazione ambientale dei capoluoghi italiani. Il rapporto ha aggiornato e rivisto il peso di alcuni indicatori, aggiungendo nuovi parametri come l’efficienza dell’uso del suolo, suddividendo le performance in sei macroaree: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia.
Nonostante alcuni miglioramenti, le città del Sud devono affrontare sfide strutturali che le penalizzano in termini di raccolta differenziata, trasporti pubblici e gestione dei rifiuti. Ragusa, sebbene mostri segnali di miglioramento, soprattutto per la qualità dell’aria, ha ancora margini di crescita in altre aree chiave, come la mobilità sostenibile e l’efficienza energetica.