EDIFICIO VECCHIO E CADENTE NEL PROMONTORIO ANTISTANTE IL PORTO DI POZZALLO

A venti metri dall’ingresso principale del porto commerciale di Pozzallo, per chi viene dal centro abitato, “resiste” da anni, un vecchio fabbricato costruito a monte della strada, che, a vista d’occhio, sembra alquanto pericolante. L’immobile fatiscente, rimasto a picco sulla strada, fu sede degli uffici dell’impresa che, negli anni ’80, eseguì i lavori per la costruzione dell’importante scalo marittimo.

Ora, stanco e cadente, chiamato suo malgrado a sostenere una impari lotta contro il tempo e l’incuria dell’uomo, sembra lasciarsi andare da un momento all’altro. Il Comune di Pozzallo, essendosi accorto della sua lenta agonia e della potenziale minaccia che esso rappresenta per persone e cose, ha provveduto a transennarlo alla base, giusto per impedire ai pedoni di transitare lungo il marciapiedi sottostante. Tuttavia va considerato che, in caso di malaugurato crollo, chiunque si trovasse a passare da quelle parti, a piedi o in auto, finirebbe ugualmente con l’essere travolto. Certamente opportuna la decisione degli amministratori di Palazzo di Città di imporre un formale divieto di passaggio pedonale, anche se il problema, ovviamente, andrebbe esaminato da un altro punto di vista. Che riguarda il recupero o la demolizione dell’immobile. Compito questo che, a seguito dell’abolizione dei Consorzi Asi in Sicilia e quindi anche del Consorzio dell’Area di sviluppo industriale di Ragusa, proprietario della costruzione, compete ora all’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive (Irsap), di nuovissima istituzione. Organismo rapido ed altamente operativo, stando almeno alle intenzioni del legislatore, che, dunque, dovrebbe essere in grado di dare risposte immediate ai problemi del territorio.

“Considerata la natura del terreno, la posizione del fabbricato e le sue condizioni strutturali – dice il dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale di Pozzallo, ing. Giovanni Gambuzza – occorre valutare se sia più conveniente progettare un intervento di recupero o procedere piuttosto alla sua demolizione. Sta naturalmente ad altri fare questo tipo di valutazione, fermo restando, a mio parere, che intanto sarebbe quanto mai opportuno, da parte dei vertici Irsap, disporre un immediato sopralluogo per accertare la stabilità dell’edificio ed assumere, se necessario, urgenti decisioni in merito ai provvedimenti da adottare.