Editoria digitale, la Fed propone un patto con le istituzioni: informazione è servizio pubblico

Un’informazione digitale di qualità, accessibile e al servizio della cittadinanza attiva: è questo l’obiettivo al centro della proposta avanzata dalla Federazione editori digitali (Fed), nel corso della sua assemblea annuale svoltasi a Terrasini, nell’ambito della 27ª edizione di Travelexpo.

La Fed, che riunisce oltre 60 testate giornalistiche digitali per una platea complessiva di 2,8 milioni di utenti mensili, ha lanciato l’idea di un patto tra editori e istituzioni per rafforzare il ruolo dell’informazione come strumento di inclusione sociale e sviluppo collettivo.

Tra le proposte concrete emerse nel corso dell’incontro, anche l’istituzione di un fondo regionale per l’informazione, pensato per sostenere la produzione di contenuti ad alto valore sociale. L’obiettivo del fondo è ambizioso: rafforzare la trasparenza amministrativa, promuovere la partecipazione civica e garantire una diffusione capillare delle informazioni su temi chiave come sanità, turismo, innovazione e servizi pubblici.

Durante l’assemblea si è discusso di campagne editoriali tematiche, inchieste di interesse pubblico, e progetti di sensibilizzazione nelle scuole e nelle periferie, con l’intento dichiarato di contrastare il degrado informativo e alimentare una cultura dell’informazione consapevole.

Centrale anche la richiesta di criteri meritocratici e trasparenti nella gestione degli investimenti pubblici destinati alla comunicazione istituzionale. In tal senso, la Fed propone un modello pubblicitario innovativo, fondato su logiche di performance verificabili e dati oggettivi di tipo demografico e territoriale, superando così i modelli tabellari tradizionali e allineandosi alle più recenti dinamiche del mercato digitale. “Non chiediamo una nuova legge sull’editoria – ha dichiarato il presidente della Fed, Biagio Semilia – ma proponiamo un’alleanza strategica con le istituzioni per unire informazione digitale e servizio pubblico. Vogliamo formare cittadini informati, combattere la disinformazione, in particolare sui social, e restituire centralità all’informazione come motore di sviluppo culturale e coesione sociale”.

Gli editori digitali aderenti alla Federazione si dicono pronti a mettere a disposizione competenze, progetti e strumenti innovativi per affiancare le amministrazioni pubbliche nel rafforzamento della comunicazione istituzionale, seguendo criteri di qualità, trasparenza e responsabilità civile.

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