Ma gli intellettuali con chi si schiereranno in questa tornata elettorale? Non è più momento di coalizioni cui aderire, ma programmi e persone che possono rappresentare la Sicilia egregiamente, che sappiano amministrare e risolvere i gravi problemi economici in cui versa l’isola, che assicurino uno spessore intellettuale e politico.
Parliamo del candidato presidente della Regione Sicilia alle imminenti elezioni. del 28 ottobre.
La cultura ha bisogno di chi dia voce alle idee, al pensiero, alla nostra millenaria storia, .
Siamo, come popolo, da sempre stati colonizzati, e questo non piace né agli intellettuali, né ai siciliani.
La scelta non sarà semplice, ma si richiede come identikit del futuro governatore una persona che rispecchi le attese della gente .
Tutti i territori devono essere rispettati, e il culturale e il sociale devono essere prioritari per la crescita collettiva. La conoscenza assicura cambiamento:il percorso non è semplice, è lungo, ed è anche vero che i conti devono quadrare e al più presto altrimenti rischiamo il fallimento.
Crediamo che cultura ed economia debbano viaggiare di pari passo,
Mentre i politici fanno accordi e schieramenti, i siciliani si confrontano, soprattutto gli intellettuali, scevri, a volte, per vocazione di allearsi con l’uno o l’altro, in quando, a volte, trovano idee buone sia a destra, sia a sinistra, sia al centro, ma ad un certo punto necessita la sintesi, ed è qui il problema.
Gli intellettuali si schiereranno con chi riuscirà a parlare la loro lingua, che è fatta di conoscenza, competenza, storia, cultura.